VITERBO - Sul filo di lana, poche ore prima che il Pdl annunciasse le dimissioni, per ora virtuali, dei suoi ministri aprendo di fatto la crisi del Governo delle large intese, il Cipe (comitato interministeriale prezzi) ha approvato la delibera che sblocca due miliardi di euro per il proseguimento dei lavori di costruzione dell'Autostrada Tirrenica.

I fondi sono destinati alla realizzazione del tratto Tarquinia - San Pietro in Palazzi. In realtà, non si tratta di un nuovo finanziamento ma della correzione di errore compiuto nei mesi scorsi dalle stesse strutture tecniche del governo. La delibera numero 85 del 3 agosto 2012, con la quale il Cipe approvava il progetto definitivo dei lotti 2 e 3 dell'autostrada (San Pietro in Palizzi-Scarlino e Scarlino-Grosseto Sud) e dei lotti 5A (Ansedonia-Pescia Romana), 6B (Pescia Romana - Tarquinia), per un costo totale di 1.303 milioni di euro. Nonché il lotto 6A (Tarquinia-Civitavecchia), 171 milioni, approvato nel 2011, è in corso di realizzazione. Il totale dei lotti approvati ammontava quindi a 1.523,8 milioni di euro, mente la delibera Cipe 85/2012 affermava che il costo complessivo dell'autostrada deve essere di 2 miliardi di euro, con ''valore di subentro pressoché nullo''. Errore che è stato corretto nella seduta di venerdì scorso.

''Ora - ha commentato il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi . il completamento dell'Autostrada tirrenica può definitivamente partire, perché potrà essere redatto il piano economico finanziario attraverso il quale garantire la copertura da parte del sistema bancario delle risorse necessarie all'opera che, ricordo, ha già cantieri aperti per 15 chilometri'.

La telenovela infinita dell'Autostrada Tirrenica, almeno per quanto riguarda la fase autorizzativa e della copertura finanziaria, potrebbe volgere al fine. E sarebbe anche ora, visto che l'opera fu affidata in concessione  nel lontano 1969 e finora sono stati realizzati solo 40 km su 242.