ANNO 14 n° 117
Usurpazione di funzioni pubbliche
e peculato, prosciolto Ugo Gigli
Non luogo a procedere anche per le funzionarie Ater Zei e Laureti
Valentini: ''Speriamo che questa sentenza sia la prima di una serie''
24/10/2016 - 18:25

VITERBO - Prosciolti perché il fatto non sussiste. Per l'ex direttore Ater Ugo Gigli e per due funzionarie dell'azienda Simona Laureti e Antonella Zei si conclude con un non luogo a procedere il procedimento che li vedeva imputati per usurpazione di funzioni pubbliche e peculato all'interno degli uffici dell'azienda territoriale per l'edilizia residenziale pubblica.

Crolla così l'intero impianto accusatorio che il pubblico ministero Renzo Petroselli, oggi sostituito dal collega Massimiliano Siddi, aveva formulato per i tre imputati: secondo la procura, Gigli avrebbe continuato ad esercitare le sue funzioni di direttore generale dell'azienda - impartendo ordini e firmando atti - ben oltre i termini della sua nomina e, in concorso con le due funzionarie, avrebbe acquistato un computer dal valore di 1860€ per uso personale, intestando però la fattura all'azienda territoriale, in modo tale da beneficiare di condizioni d'acquisto ben più favorevoli. Per questo, davanti al giudice per l'udienza preliminare Stefano Pepe, dovevano rispondere di usurpazione di funzioni pubbliche e peculato. 

I fatti contestati risalgono ai primi mesi del 2015: il periodo di permanenza ritenuta illegittima di Ugo Gigli, negli uffici di via Garbini, sarebbe stato quello che va dal 19 gennaio all'8 aprile, mentre l'acquisto del pc sarebbe risalito al 15 marzo 2015.

Ma, ad oggi dopo la sentenza di non luogo a procedere, sono solo accuse senza fondamento: il gup Pepe, dopo pochi minuti di camera di consiglio, scrive, di fatto, la prima sentenza penale per l'ex numero uno dell'Ater. Ed è una sentenza favorevole.

''Siamo contenti di essere finalmente arrivati davanti al giudice. Siamo ancora più contenti e soddisfatti del risultato: un proscioglimento, che ci auguriamo possa essere il primo di una lunga serie'', ha commentato l'avvocato Enrico Valentini, legale rappresentante di Ugo Gigli. Per le due funzionarie, Simona Laureti e Antonella Zei invece, in aula l'avvocato Luca Chiodi, anche lui palesemente soddisfatto della sentenza. 

''È il primo procedimento penale del mio assistito che va a sentenza - ha proseguito Valentini - dopo anni di gogna mediatica, finalmente arriva una vittoria. Gigli è stato messo nel tritacarne e oggi ci riprendiamo quello che é nostro. Il giudice ci ha dato ragione''.





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