ANNO 14 n° 117
Sentiti alcuni conoscenti della vittima
Ieri l'esecuzione dell'autopsia; s'attende interrogatorio dell'omicida reo confesso
20/11/2014 - 02:00

VITERBO – Si è svolta ieri l'esecuzione dell'esame autoptico sulla salma della povera Brunilda Hoxa, la 31enne assassinata dal convivente Agaj Asilan (53).

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Ad eseguire l'ispezione cadaverica, iniziata in tarda mattinata all'obitorio del cimitero San Lazzaro, l'equipe del medico legale Giorgio Bolino, professore dell'Università La Sapienza di Roma, incaricato dal sostituto Chiara Capezzuto, titolare del fascicolo sulla morte della giovane albanese. Il perito, adesso, ha sessanta giorni di tempo per depositare la relazione sulla scrivania del pm.

La perizia servirà ad avere ulteriori conferme: per il momento si sa che Asilan avrebbe inferto almeno sei coltellate sul corpo della donna, cinque al ventre e una, mortale, alla gola.

L'albanese, trasferito dal policlinico Gemelli di Roma al carcere Mammagialla ieri l'altro, dopo l'omicidio aveva tentato di togliersi la vita prima tentando di tagliarsi le vene e, poi, ingerendo candeggina. A chiamare i carabinieri era stato proprio lui e, quando i soccorsi erano giunti sul posto, le sue condizioni erano gravi, tanto da richiedere l'intervento dell'eliambulanza del 118.

Le sue condizioni, adesso, sono migliorate e gli organi inquirenti aspettano di interrogarlo per capire il movente del delitto.

Nel frattempo le indagini vanno avanti. ''Abbiamo sentito diverse persone conoscenti della vittima'', hanno riferito i carabinieri. Brunilda, in particolare, aveva accolto Asilan da appena un mese nell'appartamentino al civico 16 di via Orlando Paladino, in cui viveva con i suoi due figli: uno di sette e l'altra di dodici, adesso affidati ai servizi sociali del Comune. (La 31enne aveva anche un altro figlio di 14 anni, tornato in Albania già qualche tempo fa).

Era stata proprio l'amministrazione del sindaco Giudo Cianti ad aiutare la donna a trovare quell'appartamentino nel centro storico di Sutri: da lì i due bambini potevano facilmente raggiungere la scuola.

Sebbene fosse poco tempo che Asilan si fosse trasferito a Sutri, pare che i due albanesi si conoscessero da tempo e che non andassero molto d'accordo. I vicini avrebbero infatti riferito di sentirli spesso discutere. Liti che erano il preludio della tragedia.





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