ANNO 14 n° 120
Senza stipendio oltre 150 dipendenti, intanto arrivano bollette da capogiro
Il presidente Bonori: ''I fornitori ci hanno pignorato sei milioni, casse a vuoto''
La denuncia di un utente: ''Mi hanno chiesto più di 900 euro per un allaccio''
11/02/2015 - 02:00

di Roberto Pomi

VITERBO - ''Ma chi me lo fa fare?'', probabilmente è questo che bisbigliava il presidente di Talete Stefano Bonori all'uscita dalla Prefettura, dove aveva appena incontrato i sindacati per comunicare loro che la Spa ha le casse a secco. Quindi, il 27 febbraio, salvo miracoli, non riuscirà a pagare gli stipendi ai circa 150 dipendenti. Intanto, i fornitori inferociti hanno ''circondato'' la sede della società, in via Gargana, chiedendo e ottenendo pignoramenti per circa sei milioni di euro. ''Non ci hanno staccato la corrente elettrica - sottolinea - solo grazie all'intervento di una banca che ci ha permesso di saldare gli arretrati''.

Ciò che più indispettisce il presidente è che i sindaci e la politica in genere continuano a dare l'impressione di non capire, ma più probabilmente fanno finta di non aver capito, che la situazione della Spa a intero capitale pubblico sta morendo. ''Forse non è ancora abbastanza chiaro - dice sconsolato - che ormai siamo agli sgoccioli, tanto che a fine mese non riusciremo a pagare gli stipendi''.

Mentre Talete brucia, però, agli utenti stanno arrivando bollette dell'acqua ultrasalate, più ''velenose'' dell'arsenico. Il conto del terzo quadrimestre 2014 sta facendo saltare i nervi a parecchi viterbesi. In diversi ci hanno contattato la redazione di ViterboNews24 lamentando rincari consistenti, quasi da brividi.

Un utente per il quadrimestre giugno-settembre ha pagato 68,57 per il consumo di 66 metri cubi. La bolletta settembre-dicembre invece gli richiede 113,25 euro per 48 metri cubi. Consumo ridotto e costo raddoppiato. Ma ci hanno scritto anche altri, addirittura da quella Bomarzo che è terra dell’attuale presidente Talete Stefano Bonori. Un signore ci segnala di aver scoperto chi risanerà le finanze della società di gestione del servizio idrico. Come ha fatto a capirlo? Semplice.

Il lampo di genio gli è venuto nel momento in cui ha aperto il preventivo dell’azienda per un allaccio che dista da dove dovrebbe essere ubicato il contatore circa 2 metri, di cui oltre la metà nella proprietà privata (quindi lo scavo non lo fa Talete). ''La buca per arrivare alle condutture comunali a opera della Talete ha una profondità di circa 60/70 centimetri per una modica spesa di 984,54 euro'', scrive il disgraziato cittadino.

Ma al di là di chi deve effettuare lavori particolari sono gli utenti ordinari a essere fortemente preoccupati. Nell’ultima bolletta campeggia una nota informativa agli utenti, dove si rendono note le ragioni degli aumenti. Aumenti dovuti all’applicazione, in via provvisoria, della variazione tariffaria prevista dal Metodo Tariffario Idrico. Una variazione provvisoria che ha generato un aumento che probabilmente sarà oggetto di restituzione nei prossimi mesi, tramite conguaglio. Comunque una bella botta al cuore per le tante famiglie e singoli che con questa crisi sono costretti a fare sempre più gli equilibristi.





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