ANNO 14 n° 118
Il centrodestra spera nella rottura del Pd
Forza Italia a caccia di una strategia
13/03/2015 - 02:00

di Roberto Pomi

VITERBO - Elezioni provinciali, il centrodestra spera nella rottura tra sinistra Pd e popolari. Entrano nel vivo le grandi manovre in vista del voto del prossimo tre di maggio.

Il rinnovo, secondo la nuova fisionomia tratteggiata dalla riforma Delrio, del parlamentino di Palazzo Gentili è alle porte e le forze politiche in campo cercano di buttare giù una qualche strategia. La vittoria sembrerebbe in tasca al centrosinistra, a cui fanno riferimento una buona parte dei consiglieri e sindaci dei sessanta comuni del Viterbese. Il centrodestra è più in difficoltà e guarda con interesse il movimento della pallina sulla roulette. Incrociando le dita affinché si fermi sulla casella per loro più congeniale: spaccatura tra sinistra Pd e popolari.

In casa Forza Italia si sono incontrati una decina di giorni fa nello studio del commissario provinciale Claudio Ubertini. Al tavolo i sindaci di riferimento. L’idea è quella di mettere in piedi una lista di centrodestra. Lista che dovrebbe coinvolgere le diverse realtà della galassia dei berluscones, attuali ed ex. Ma la verità è che tutto sta in alto mare. Con l’occhio fisso ai popolari e alle loro scelte. Per il quadro politico della Tuscia l’unico modo che l’area centrodestra ha di arrivare a meta consiste nel suicidio del centrosinistra, che rimanendo unito chiuderebbe facile i giochi.

''Solo se si spaccano ce la giochiamo'', è il commento più gettonato negli ambienti dell’ex invincibile armata del Cavaliere. In caso di lista di centrodestra puro il candidato i candidati papabili sarebbero i sindaci Sergio Caci (Montalto), Paolo Equitani (Bolsena), Piero Camilli (Grotte di Castro), Fabio Bartolacci (Tuscania) e Salvatore Serra (Ischia di Castro). Anche il presidente uscente Marcello Meroi, se gli venisse chiesto di mettersi a disposizione sarebbe pronto a scendere in campo.





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