ANNO 14 n° 118
Giornata internazionale della Donna
Più che Festa delle donne è la Festa dei diritti
07/03/2014 - 12:16

Riceviamo e pubblichiamo

 

Una giornata in cui ricordare le conquiste sociali e politiche delle donne, un'occasione per rafforzare la lotta contro le discriminazioni e le violenze, un momento per riflettere sui passi ancora da compiere, un modo per ricordarsi da dove veniamo, noi donne, e dove stiamo andando.

La Giornata Internazionale della Donna nacque ufficialmente negli Stati Uniti il 28 febbraio del 1909 in occasione di una grande manifestazione in favore del diritto delle donne al voto. L’iniziativa fu ripetuta anche l’anno seguente, sempre per chiedere il diritto di voto e per manifestare alcune rivendicazioni dei diritti femminili (un aumento del salario e un miglioramento delle condizioni di lavoro).

Nell’estate del 1910 si propose per la prima volta di istituire una giornata dedicata alle donne. Non fu raggiunto l’accordo di una giornata uguale per tutti dedicata alle donne, così molti paesi organizzarono le loro feste della donna, ma la Prima guerra mondiale portò alla fine delle celebrazioni.

A causa dell’interruzione durante la Seconda guerra mondiale, intorno alle origini della Giornata internazionale della donna sono nate diverse storie, spesso fantasiose e prive di riscontro con la realtà.

Non è vero, ad esempio, che viene celebrata per ricordare la dura repressione di una manifestazione sindacale di operaie tessili organizzata sempre a New York nel 1857, e non è vero che la festa della donna ricorda la morte di centinaia di operaie in una fabbrica di camicie a New York l’8 marzo 1908 (un incendio in una fabbrica in città avvenne solo tre anni dopo, nel 1911, dove morirono 146 persone - per lo più donne - ma la Giornata della donna non trae comunque origine da questo evento, esso fu solo la goccia che fece traboccare il vaso, infatti da quel momento in avanti le manifestazioni delle donne si moltiplicarono).

 

La festa della donna fu celebrata per la prima volta l’8 marzo solo nel 1917, anno in cui fu organizzata una grande manifestazione a San Pietroburgo, in Russia, per rivendicare la fine della guerra. Quattro anni dopo si decise di rendere l’8 marzo la “Giornata internazionale dell’operaia”. In Italia fu festeggiata per la prima volta nel 1922, ma si sarebbe affermata stabilmente solo molti decenni dopo, grazie anche al movimento femminista negli anni Settanta.

Negli anni successivi la Giornata è diventata occasione e momento simbolico di rivendicazione dei diritti femminili (dal divorzio alla contraccezione fino alla legalizzazione dell'aborto) e di difesa delle conquiste delle donne.

L'8 marzo non è certo una ricorrenza fatta solo di mimose, frasi d'auguri e sorrisi. È, e dev'essere, soprattutto una giornata in cui ricordare le conquiste sociali e politiche delle donne, un'occasione per rafforzare la lotta contro le discriminazioni e le violenze, un momento per riflettere sui passi ancora da compiere.

Amici di Beppe Grillo Civita Castellana

Facebook Twitter Rss