ANNO 14 n° 117
Pd, Udc e Sel: ''Giulio lascia subito il Comune''
L'opposizione chiede le dimissioni irrevocabili del sindaco Marini
06/09/2012 - 13:24

di Silvia Cannucciari

VITERBO - Le dimissioni di Marini devono essere irrevocabili e immediatamente esecutive. E’ questa la richiesta che arriva dai banchi dell’opposizione all’indomani della decisione del primo cittadino di Viterbo di lasciare il proprio incarico a Palazzo dei Priori. Decisione già annunciata giorni fa, ma che solamente ieri, passata Santa Rosa, è stata concretizzata. Il “problema”, però, per i consiglieri di minoranza è che Marini ha 20 giorni di tempo per poterle revocare semmai la maggioranza riuscisse a ritrovare quell’unità andata in frantumi ormai da mesi.

“Marini è vittima di se stesso e della sua maggioranza - ha dichiarato Alvaro Ricci (Pd) in una conferenza stampa convocata insieme ai colleghi di Sel e Udc appena dopo la riunione dei capigruppo consiliari, in cui il sindaco ha annunciato che non saranno convocati altri consigli comunali -. Anziché costruire un progetto per la crescita economico - sociale della città, si è continuato a ragionare di poltrone, con la distribuzione di assessorati e altre postazioni di sottogoverno, pensando così di tenere in piedi una maggioranza”.

“Non è stato fatto nulla di concreto per Viterbo e il territorio – ha incalzato Ricci – nonostante sia il Comune che la Provincia siano governati dallo stesso colore politico. Paradossalmente, infatti, non appena il Pdl ha vinto le due tornate elettorali, il partito è imploso per l’eccessivo strapotere delle componenti interne. Noi a Marini, invece, avevamo chiesto di ragionare su tre punti fondamentali per il rilancio della città – ha proseguito -: variante al piano regolatore, maggiore attenzione al progetto della città termale, valorizzazione del patrimonio pubblico con l’investimento dei proventi per il rilancio del centro storico. Tutto questo non è stato fatto. Il primo cittadino ha evidentemente preferito procedere per altre strade e questo di oggi è l’epilogo”.

“Durante questa lunga crisi, l’opposizione ha avuto un comportamento responsabile, non abbiamo fatto i fuochi di artificio quando il bilancio non è stato approvato – ha aggiunto -, ma abbiamo analizzato cosa è stato fatto e cosa no e il risultato non è stato positivo. Per questo chiediamo a Marini che renda subito le sue dimissioni irrevocabili, evitando altri danni a questa città. Noi vogliamo ripartire da quei tre punti di programma per offrire un futuro a Viterbo e ci auguriamo che questa vicenda finisca il prima possibile”.

Augurio che si fa anche Maurizio Innocenzi, unico esponente di Sel a Palazzo dei Priori: “Quando Marini ha dovuto scegliere di lasciare l’incarico da deputato per quello di sindaco – ha ricordato – lo ha fatto solamente perché la maggioranza gli aveva assicurato il pieno appoggio e di rimanere unita. Questo non è stato fatto. Ora, se in questi 20 giorni si riuscisse nuovamente a mettere una toppa a questa situazione, ci chiediamo quale prospettiva, quale sicurezza ci potrebbe essere per questa amministrazione di arrivare al 2013?”.

“Viterbo ha bisogno di una scossa, di facce nuove – ha continuato Innocenzi -. La politica di Marini è stata quella delle poltrone, dei 10 assessorati, fra i quali ricordiamo quello all’aeroporto, ossia a qualcosa che non c’è. Non è possibile, perciò, continuare su questa strada. Marini deve lasciare il suo incarico definitivamente. E’ ora che in questa città arrivi l’alternanza al governo”.

“Con questa maggioranza non siamo mai riusciti ad affrontare questioni concrete, progetti di sviluppo, si è sempre discusso del nulla – ha dichiarato poi il capogruppo dell’Udc Paolo Barbieri -. Per questo motivo noi dell’opposizione ci siamo trovati uniti nel ‘fronteggiare’ un’amministrazione che non si occupa dei problemi reali della città, ultima in ordine cronologico l’Imu. In questi anni è venuta a mancare la collaborazione e a lungo andare se ne sono accorti anche gli stessi consiglieri di maggioranza. Ecco perché non è più possibile continuare in questo modo”.

Da Barbieri, poi, è arrivata la richiesta alla giunta di non continuare a deliberare, se non per questioni di urgenza, in questi 20 giorni che il sindaco ha di tempo per decidere cosa fare: “Dal momento che non ci saranno più consigli comunali, per noi sarebbe impossibile visionare ed eventualmente modificare le delibere, per questo motivo chiediamo che l’attività della giunta non continui”.

“Il bilancio respinto e il sindaco dimesso hanno portato a una paralisi totale – ha concluso Barbieri – per questo chiediamo di non aspettare ancora prima di porre fine a questa agonia”.





Facebook Twitter Rss