ANNO 14 n° 118
Sabatini: “Costretti a guerra generazionale”
Le reazioni dei silurati. Giovanni Bartoletti: “Saranno sommersi dall’anti-politica”
La giovanissima Chiara Frontini: “E’ stata comunque una bella esperienza”
02/10/2012 - 04:00

VITERBO – (roc) “Ci costringono a fare una battaglia che non vorremmo fare: quella generazionale”. Daniele Sabatini, che pure in molti gli attribuivano, e anche per questo alcune volte era stato criticato, una certa prudenza, ora sembra saltare il fosso.

“Sì però specifica subito – non chiamatemi Matteo (Renzi, ndr). Sono e resto me stesso e termini come rottamazione non appartengono al mio vocabolario e ai mieri rapporti interpersonali, anche in politica”.

“Dico solo – precisa l’ex assessore – che un sistema dove gli unici under 30 vengono estromessi per puri giochi di potere, è un sistema fallato”. E forse fallito.

“Non ho nulla da recriminare o da rimproverarmi, l’affetto e la vicinanza che la gente mi ha dimostrato in questi giorni mi ripaga di tanta amarezza. Ma non posso non pensare che quando sono sceso nell’agone politico mi sono illuso che lavorare bene per quattro anni e mezzo significasse qualcosa. Così purtroppo non è accaduto”.

“Ora si va avanti – conclude Sabatini – si fa tesoro della bella esperienza e si torna ancora più battaglieri e audaci di prima”.

Magari anche pronto a dire qualche “no” secco, deciso e plateale?

“Certo!”.

“Non farò mai più la quota rosa”. Chiara Frontini ribadisce invece il concetto già espresso nei giorni scorsi. E del resto, se non le è mai piaciuto essere chiamata “assessora” un motivo ci sarà. Con tutto il rispetto delle “assessore” a qualsiasi “quota”.

L’assessore senza la “a” è stata al centro di un lungo braccio di ferro tra Marini e Alleanza per Viterbo, secondo cui il suo “peccato originale” era quello di essere un’esterna. Ma in realtà sulla Frontini si è giocata una partita di equilibri interni al Pdl e, in parte, di incomprensioni personali con Fracassini. Alla fine le incomprensioni sono state superate (con tanto di tregua… disarmata), ma i probelmi politici sono rimasti e sono stati risolti con la sua esclusione dall’esecutivo.

“E’ stata un’esperienza positiva – dice con pacatezza quasi inaspettata l’ex assessore - . Ho imparato che studiare, prepararsi, rimboccarsi le maniche ed essere competenti porta ad un grado di autonomia dal valore inestimabile. Soprattutto perché è un metodo che ti permette, seppur con grandissimo sacrificio, di portare avanti tutto il lavoro in prima persona e senza deleghe. Ma ho costatato anche che nell’apparato organizzativo e amministrativo forse c’è qualcosa da aggiornare. Faccio un esempio: per i progetti europei, io ne ho portati avanti 13 in 9 mesi, occorrerebbe un ufficio 'dedicato' che affianchi chi se ne occupa”.

L’ha presa bene, si direbbe conoscendo il carattere battagliero. Ma chi la conosce più a fondo giura che per la Frontini l’esperienza politica non finirà qui.

Chi invece non risparmia attacchi frontali a Marini e alla nuova maggioranza è l’ex assessore all’Aeroporto, Giovanni Bartoletti.

“Queste manovre di palazzo – attacca, interpellato dopo l’ufficializzazione della giunta – non fanno altro che portare discredito alla politica. Stiamo assistendo solo e soltanto a giochi di poltrone sulle spalle del popolo”.

“Siamo stati eletti in un modo – continua Bartoletti - e adesso i cittadini si trovano gruppi e sottogruppi che si sono costituiti dal nulla. E’ accaduto come nella Regione Lazio dove esistevano gruppi formati da una sola persona e, come per La Pisana, anche in Comune tutto ciò è avvenuto soltanto per interessi personali”.

“Fatemi dire – prende fiato – che la cosa che mi dispiace di più è di aver sacrificato due giovani e bravi assessori come Sabatini e Frontini. Hanno lavorato e stavano lavorando bene. Sono stati scaricati in nome delle logiche di una politica vecchia e che non ha più alcun senso”.

“Per il resto – spiega ancora l’ex assessore – Marini e altri stiano tranquilli: Tuscia Vola è viva, vegeta e operativa. Il sindaco sottoscrisse un programma che era anche il nostro. Vedremo se manterrà fede a quel programma. Non abbiamo soldi, è vero, ma abbiamo idee. Idee fresche, moderne e innovative, apprezzate dalla gente. E soprattutto, non abbiamo scheletri nell’armadio”.

Domenica sera era al comizio di Matteo Renzi. Solo curiosità o c’è dell’altro?

“Renzi ha una grande oratoria e ciò che dice è in parte condivisibile. Credo anche io che al Pianeta Benessere ci fossero molti curiosi, era pieno di elettori di centrodestra. Ma adesso vedremo chi davvero avrà convinto e aderirà. Per quanto mi riguarda ho molto apprezzato il fatto che il sindaco di Firenze non abbia esposto simboli di partito, neanche del Pd. Credo che se non farà passi né a destra né a sinistra, ma soltanto un passo in avanti e si staccherà definitivamente dal Pd, otterrà grandi risultati”.





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