ANNO 14 n° 135
Romoli scrive al ministro ma gli agricoltori vanno avanti a oltranza
''Abbiamo manifestazioni autorizzate fino a venerdì, ma non ci fermiamo''
Fabio
25/01/2024 - 07:38
di Fabio Tornatore

di Fabio Tornatore

VITERBO - Giorno 4 di proteste per gli agricoltori della Tuscia. Non si ferma la fiammata di manifestazioni, e minaccia di andare avanti ad oltranza. La rivolta pacifica che ha contagiato anche il settore agricolo viterbese, dopo essere partito dal nord Europa ed essere passato in Sicilia e poi al resto della penisola. Trattori in strada a bloccare il traffico, da rotonda a rotonda. Incursioni in strada al mattino e al pomeriggio.

Dopo la visita del Presidente della Provincia di Viterbo ai manifestanti, martedì scorso, i quali hanno spiegato le loro richieste, anche attraverso un comunicato, Alessandro Romoli scrive al Ministro dell'Agricoltura per informarlo circa le richieste.

Con la 'protesta spontanea, pcifica, genuina', come spiega nella lettera al dicastero il presidente Romoli, gli agricoltori viterbesi chiedono che vengano ridiscusse alcune politiche agricole, come l'annullamento dell'esenzione Irpef e la riduzione dei premi PAC, e del possibile allineamento alle politiche agricole europee.

'Questo scenario' si legge nella lettera 'indurrebbe anche l'obbligo di mantenere parte della superficie aziendale incolta, la rotazione delle colture anche quando controproducenti al fabbisogno alimentare nazionale e l'eliminazione delle agevolazioni per l'acquisto di gasolio agricolo'.

Da parte loro gli agricoltori si ritengono in parte soddisfatti, ma attendono misure concrete, e chiedono anche la partecipazione di una delegazione ai tavoli delle decisioni, e ribadiscono la volontà di continuare le loro azioni di protesta ad oltranza. Sicuramente anche la prossima settimana.





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