VITERBO – I tempi del nuovo rimpasto di giunta a Palazzo dei Priori sembrano maturi, anche se il quadro non è completamente schiarito nella metà del cielo occupata dal Partito Democratico, forza di maggioranza relativa all’interno del consiglio comunale.

I civici hanno le idee chiare e il nome presentato a Leonardo Michelini è quello di Maurizio Tofani, senza se e senza ma. Lo stesso è considerato dai civici figura autorevole e capace di fare bene, quindi nessun tentennamento. Neppure davanti al vento, spinto da una parte dei dem, che punta a impedire l’ingresso in giunta di un uomo che, seppur considerato meritevole in maniera trasversale, porta con sé un passato d’assessore con il centrodestra. Anche il sindaco non sembra avere dubbi sull’ingresso di Tofani, considerando che i civici risultano sottorappresentati in giunta dai tempi dell’uscita di scena di Andrea Vannini.

La partita quindi dovrebbe chiudersi nelle prossime ore, al massimo nel fine settimana. La giunta quindi pare destinata a tornare a quota otto assessori. Più complicato capire quale sarà la richiesta del Pd e non sono esclusi anche rimescolamenti di deleghe. Rimane l’incognita sulla permanenza di Delli Iaconi, su cui in diversi hanno fatto suonare il ''dong''. In primis Francesco Serra, che candidamente e pubblicamente ritiene finita qui l’esperienza dell’ex Unindustria da lui stesso voluto nella squadra di governo della città.

Ora la palla passa a Michelini, chiamato a una sintesi che non produca eccessivi scontanti.