ANNO 14 n° 106
Mistero sull’arma del delitto, il fucile usato non era il suo ma di un suo amico
La figlia assiste al doppio gesto del padre e rimane sotto shock, ricoverata all’Ospedale di Belcolle
27/09/2021 - 07:02

CASTEL SANT’ELIA – Tragedia consumata a Castel Sant’Elia, dove sabato 25 settembre, intorno alle 20:00, due vite si sono spente per un doppio gesto violento avvenuto da parte di uno dei due in una cascina nella campagna del paese.

Sabato sera, il 65enne Ciriaco Pigliaru, ha sparato con un fucile alla moglie, Anna Cupelloni, di 57 anni, presso la cascina dove lei viveva, subito dopo ha rivolto l’arma verso di se e si è tolto la vita sparandosi alla gola, tutto sotto gli occhi di una delle due figlie che si trovava in casa e che al momento è ricoverata all’Ospedale di Belcolle a causa del forte shock riportato.

La disgrazia è avvenuta a meno di 2 km dall’abitazione del marito, nella cascina dove la donna viveva, di proprietà del fidanzato della figlia. I due infatti erano separati, vivevano in due case diverse e le pratiche della separazione stavano procedendo regolarmente.

Non si conoscono ancora le cause del folle gesto, ma voci riferiscono che negli ultimi giorni l'uomo fosse molto nervoso a causa della separazione che stava facendo con la moglie proprio in questo periodo. Un loro amico riferisce: 'Era avverso al divorzio, ce lo saremmo anche potuto aspettare un gesto del genere, qualcosa era nell'aria'.

L’uomo era un imprenditore residente da molti anni a Castel Sant’Elia, al Quartiere Rio Vicano, ex agricoltore ed ex proprietario di terreni e bestiame, da quattro anni aveva acquistato una tabaccheria a Nepi dove lavorava. Il paese è sconvolto, entrambi erano molto conosciuti e l’efferatezza del gesto ha sconvolto la serenità cittadina. Appena appresa la notizia sono intervenuti subito anche il Sindaco di Castel Sant’Elia, Vincenzo Girolami e il Sindaco di Nepi, Franco Vita.

Spunta il mistero di come si sia procurato il fucile, poiché Pigliaru non possedeva nessuna arma e infatti pare sia di proprietà di un amico che in queste ore avrebbe denunciato il furto, sembrerebbe quindi che il 65enne abbia sottratto l'arma all'amico e l'abbia poi utilizzata successivamente. 

I Carabinieri, intervenuti sul posto, non escludono nessuna pista e indagano anche su questa incognita del fucile. I corpi sono in ospedale a disposizione dell'autorità giudiziaria, non è escluso che venga fatta l'autopsia.

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