CASTEL SANT'ELIA - Ciriacu Pigliaru non avrebbe voluto la separazione dalla moglie, Anna Cupelloni. Nelle ultime settimane avrebbe cercato di convincere la donna a tornare con lui, consapevole - forse - delle conseguenze economiche che la fine del loro matrimonio avrebbe comportato. 

Le indagini in corso, sul femminicidio-suidicio avvenuto sabato scorso, stanno delineando i contorni all'interno dei quali è maturato il gesto. Ad aggiungere altri tasselli al puzzle, il racconto di una delle due figlie della coppia, la più grande che ha assistito al fatto. E' stata lei a dare all'allarme ai carabinieri e poi, sotto choc, essere ricoverata in ospedale.

La ragazza, appena dimessa, sarebbe stata ascoltata dai militari a cui avrebbe raccontato anche alcuni particolari della crisi coniugale dei suoi genitori. Lei era presente sabato sera quando, rincasando con la madre nell'abitazione che condivide con il fidanzato e dove la madre stessa si era trasferita dopo aver avviato le pratiche per il divorzio, si è trovata davanti il padre armato, a cui qualche settimana fa sarebbe stato tolto il porto d'armi, pare, proprio per una segnalazione della moglie. Ciriaco Pigliaru ha sparato un colpo di fucile contro Anna Cupelloni prima di rivolgere l'arma contro di sé.

Arma che poco prima era stata rubata a un amico, rinchiuso poi da Pigliaru in un casale. Quest'ultimo dopo essere riuscito a liberarsi ne ha denunciato il furto, sembra la sera stessa del delitto.