ANNO 14 n° 120
Lunedì l'autopsia su Giuseppe Totonelli
Il cadavere di Caprarola trovato da un contadini sotto Poggio Nibbio
25/05/2013 - 04:00

di Alessandra Pinna

VITERBO – Sarà l’autopsia, fissata per lunedì, a chiarire gli ultimi residui dubbi sulla morte di Giuseppe Totonelli, il 28 anni residente a Caprarola, scomparso la notte tra mercoledì e giovedì scorsi e trovato morto ieri mattina ai piedi di un’antenna telefonica sotto Poggio Nibbio. Per gli investigatori, tuttavia, l’esame autoptico dovrebbe essere poco più di una formalità, in quanto non avrebbero alcuna incertezza sul fatto che il giovane si sia suicidato. Del resto, il biglietto trovato nella sua auto, nella quale aveva lasciato il cellulare il portafoglio e la chiave inserita nel cruscotto, non darebbe spazio ad altre ipotesi: ''mi uccido'' c’è scritto. Semmai, resta da accertare perché l’abbia fatto e se qualcosa o qualcuno possa averlo indotto a togliersi la vita.

Stando alla ricostruzione dei fatti compiuta dai carabinieri della Compagnia di Ronciglione, il giovane, titolare del ristorante ''Re scorpione'', al centro di Caprarola, dopo aver lasciato il Fiat Doblò parcheggiato al ciglio della strada, ha attraversato al buio la campagna, in quella zona particolarmente impervia, ma che conosceva bene per aver praticato il parapendio, il cui trampolino di lancio si trova proprio a Poggio Nibbio. Per arrivare all’antenna telefonica ha dovuto scavalcare una recinzione e un cancello. Si è arrampicato sopra e si è lasciato cadere nel vuoto da un’altezza calcolata in 6-8 metri. L’impatto con il terreno è stato violentissimo e, probabilmente, Giuseppe Totonelli è morto sul colpo

Il suo cadavere è stato trovato ieri mattina, intorno alle 11, da un contadino che, incuriosito dalle impronte lasciate sull’erba, si è inoltrato nel campo e ha fatto la macabra scoperta. Appena ha avvistato il corpo del giovane ha dato l'allarme  alle forze dell’ordine. Sul posto sono arrivati i carabinieri e i vigili del fuco di Viterbo, che erano impegnati nelle ricerche dalla sera della scomparsa.

Secondo indiscrezioni, al vaglio degli inquirenti ci sarebbe un biglietto lasciato in auto da Totonelli, sul quale potrebbe aver scritto le motivazioni che lo hanno indotto al suicidio. Inoltre, starebbero analizzando anche il video registrato dal sistema di sorveglianza di una villa che si trova sulla strada dove è stato trovato il furgoncino del giovane.

La notizia della morte di Totonelli è subito circolata a Caprarola gettando nello sconforto i cittadini che ben conoscevano Giuseppe e la sua famiglia. ''Non riusciamo a farcene una ragione – ha commentato una residente – era un ragazzo in gamba, lavorava sodo ed era ben voluto da tutti''.

Gli ultimi ad aver visto il 28enne sono stati i suoi genitori. Mercoledì sera, infatti, dopo aver finito il turno nel ristorante che gestisce insieme a loro, è tornato a casa, si è cambiato ed è uscito nuovamente. Da quel momento non si hanno avuto più sue notizie, ed è scattato l’allarme. Le ricerche sono scattate subito e, fin dai primo momenti, molti cittadini hanno prestato aiuto ai soccorritori.

Le squadre dei vigili del fuoco di Viterbo, gli uomini specializzati del Saf (vigili del fuoco del reparto speleo alpino fluviale), l’unità cinofila del 115 proveniente da Roma, i carabinieri e i guardia parco, dopo aver sentito i familiari e la fidanzata Ramona, hanno iniziato a battere palmo a palmo la zona, in particolare nella zona nord del lago, a circa 800 metri di altitudine, dove si trova la vecchia funivia che funge sia da belvedere sia da rampa di lancio per i deltaplani, e dove Giuseppe amava rilassarsi.

Le ricerche, concluse giovedì intorno alle 23, sono riprese ieri mattina fino a quando il corpo senza vita del giovane è stato trovato sotto Poggio Nibbio. Sul caso la Procura avrebbe aperto un fascicolo.

 

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