ANNO 14 n° 120
''L'aeroporto si può fare''
Sposetti (Pd) invia a tutti i Comuni della Tuscia un ordine del giorno da votare affinché lo scalo viterbese venga reinserito nel piano nazionale
18/02/2013 - 12:14

di Silvia Cannucciari

VITERBO – L’aeroporto si può e si deve fare. Ne è convinto Ugo Sposetti, il capogruppo del Pd al Comune di Viterbo, nonché deputato e candidato al Senato per i democratici.

Sposetti, infatti, non ci sta a gettare la spugna e ad arrendersi all'Atto di indirizzo per il piano nazionale aeroporti emanato dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera e dal suo vice Mario Ciaccia, che bloccava la realizzazione di nuovi scali, fra i quali appunto quello di Viterbo, e auspicava la progressiva uscita degli enti pubblici dal capitale delle società di gestione favorendo l'ingresso di privati.

“Mi ha molto sorpreso la reazione di Viterbo, e soprattutto della classe dirigente della Tuscia, alla notizia dello stop alla realizzazione dello scalo – ha spiegato Sposetti -, perché ci sono i mezzi e le possibilità affinché l’aeroporto possa essere fatto. Il ministero, infatti, ha redatto il nuovo piano da governo dimissionario e il documento deve ancora essere visionato dalla Conferenza Stato-Regioni, per questo motivo lo possiamo definire finito, chiuso: non c’è più”.

“Chiederemo a Zingaretti di seguire attentamente questa vicenda, in modo da far sentire le nostre ragioni al futuro Governo – ha proseguito Sposetti – perché è impensabile che decisioni che ci riguardano così da vicino vengano prese senza neanche interpellarci. Per questo chiedo a tutti i sessanta Comuni della Tuscia di non arrendersi e di lottare affinché lo scalo venga realizzato e chiedo loro di discutere tutti insieme, durante i rispettivi consigli comunali, un ordine del giorno che ho inviato loro in cui si invita il presidente della Regione Lazio che sarà eletto nella tornata del 24 e 25 febbraio a richiedere che siano mantenuti gli impegni istituzionali assunti precedentemente e che venga confermato il carattere strategico dell’aeroporto di Viterbo nell’ambito degli aeroporti di interesse nazionale, prevedendo lo scalo nell’atto di indirizzo che è sottoposto all’esame della Conferenza Permanente Stato –Regioni. Inoltre si chiede al futuro ministro delle Infrastrutture di riesaminare le decisioni assunte dal governo Monti, proponendo l’inserimento dello scalo di Viterbo tra gli aeroporti strategici nell’ambito del sistema aeroportuale italiano”.

“E’ impensabile – ha aggiunto Sposetti – che uno scalo approvato nel 2007 da un governo legittimato dal voto popolare e da una commissione ministeriale venga cancellato, quando invece insieme a Fiumicino doveva rappresentare il sistema aeroportuale del Lazio. Negli anni successivi sia il Parlamento sia la commissione infrastrutture hanno confermato questo progetto, è stato definito il ruolo di aeroporti di Roma, che gestisce Fiumicino, per quanto riguarda interventi su Viterbo, l’Enac ha approvato la riorganizzazione del piano nazionale e poi arriva Passera che cancella tutto”.

“Non possiamo permettere che questo accada – ha incalzato poi il democratico -. Dalla classe dirigente di questa terra, formata da politici, associazioni di categoria, sindacati, uomini di cultura, mi sarei aspettato una reazione diversa. Bisogna proporre e lottare, non bisogna abbandonarci al pianto. Anche quando volevamo portare l’Università a Viterbo, da Roma c’era stato detto “no”, ma con la nostra battaglia siamo riusciti ad ottenere il nostro ateneo. Per l’aeroporto bisogna fare altrettanto”.

“Una delle condizioni più importanti per la realizzazione di uno scalo a Viterbo è anche il potenziamento dei collegamenti con la Capitale – ha poi precisato Sposetti -. Anche in questo caso i progetti c’erano: le Ferrovie dello Stato avevano parlato di una linea diretta e dedicata con Roma, mentre per quanto riguarda i trasferimenti su strada una volta realizzato il tratto di superstrada fino a Monte Romani si può chiedere alla Sat di costruire un raccordo autostradale che colleghi fino alla Tirrenica”.

“Ecco perciò che possiamo agire concretamente – ha concluso Sposetti -. Dobbiamo lottare per l’aeroporto”.





Facebook Twitter Rss