ANNO 14 n° 119
IL TESTO DELL'ORDINE DEL GIORNO
18/02/2013 - 13:11

PREMESSO CHE:

- il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emanato in data 29 gennaio 2012 “ L’Atto di indirizzo per la definizione del Piano Nazionale per lo sviluppo aeroportuale”;

- nelle linee guida dell’atto di Indirizzo l’aeroporto di Viterbo non risulta tra gli aeroporti considerati di interesse nazionale;

- l’Atto di indirizzo dovrà essere sottoposto all’intesa della Conferenza permanente Stato –regioni: sarà questa la sede per la individuiazione degli aeroporti di interesse nazionale prima che il Presidente della Repubblica , con proprio DPR, emani il definitivo Piano nazionale per lo Sviluppo Aeroportuale;

 

RILEVATO CHE :

- la Commissione Ministeriale, istituita presso il Ministero dei trasporti nel mese di novembre 2007, dopo aver condotto una attenta analisi comparata dei siti aeroportuali proposti, con una propria relazione intitolata «Ampliamento del Sistema aeroportuale laziale» individuava nella città di Viterbo la sede per il terzo scalo aeroportuale laziale;

- l'articolo 18 del decreto-legge n. 248 del 2007, convertito con modificazioni dalla legge 28 febbraio 2008, n. 31 semplificava e rendeva operativo il trasferimento del traffico aereo da Ciampino a Viterbo. La disposizione normativa modificava il comma 2 dell'articolo 3 del decreto legislativo n. 96 del 2005, estendendo alle «delocalizzazioni funzionali» la deroga alla disciplina delle concessioni aeroportuali.;

- il 31 gennaio 2008, veniva firmato presso la sede del Ministero dei Trasporti, l'atto di intesa programmatica tra il Ministro dei Trasporti e il Presidente della Regione Lazio. Tale atto individuava Viterbo quale sede aeroportuale aperta al traffico civile commerciale. Le parti firmatarie si impegnavano, nell'ambito delle rispettive competenze, a promuovere le attività necessarie alla delocalizzazione del traffico aereo attualmente gravitante sull'aeroporto di Ciampino promuovendo procedure e attività idonee per realizzare nuove infrastrutture, nonché per il reperimento degli strumenti finanziari. Nella stessa occasione il Ministro dichiarava l'impegno ad avviare entro tempi certi la fase attuativa attraverso la convocazione, unitamente al presidente della regione Lazio, della conferenza dei servizi;

- l'articolo 18 della legge n. 31 del 2008, formalizzava la possibilità di concedere direttamente ad Aeroporti di Roma la gestione del nuovo scalo;

 

SOTTOLINEATO CHE:

- il 10 settembre 2008, presso la direzione generale dell'ENAC, veniva firmato tra l'ENAC e la società ADR - Aeroporti di Roma, l'atto di intesa programmatica delle attività preparatorie per la concessione della gestione aeroportuale dell'aeroporto di Viterbo;

- con il protocollo, firmato dal presidente dell'ENAC e dal Presidente della Società Aeroporti di Roma - ADR, venivano definite le fasi propedeutiche per la progettazione del nuovo aeroporto. L'ENAC, su delega del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, si attivava in tal modo per favorire, secondo le proprie competenze e nel pieno rispetto della normativa comunitaria di riferimento, la più rapida realizzazione della delocalizzazione funzionale delle attività civili dallo scalo di Ciampino a quello di Viterbo. il 19 maggio 2009, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul sistema aeroportuale italiano, in occasione dell'audizione presso la commissione trasporti della Camera dei deputati del presidente di Aeroporti di Roma - ADR veniva confermata la volontà di accelerare la costruzione dell'aeroporto di Viterbo. Nella stessa seduta il presidente dell'ADR nel denunciare la mancanza di un chiaro piano di integrazione tra i diversi scali nazionali e politiche di sviluppo certe segnalava la necessità di giungere quanto prima all'affidamento della concessione dello scalo viterbese al fine di poter programmare i collegamenti tra l'infrastruttura aeroportuale e il resto del sistema;

- il decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, recante provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini e della partecipazione italiana a missioni internazionali, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 102 del 2009, all'articolo 17, comma 34-bis, autorizzava l'Enac a stipulare contratti di programma in deroga alla normativa vigente allo scopo di favorire investimenti infrastrutturali basati sull'utilizzo dei capitali di mercato del gestore rivolti ad aeroporti nazionali;

- su proposta del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il Cipe in data 6 novembre 2009, prendeva atto del piano di prefattibilità del nuovo aeroporto di Viterbo;

- il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti rispondendo ad un interrogazione parlamentare in merito alle problematiche relative all'aeroporto di Ciampino rilevava l'esigenza di decongestionare lo scalo di Ciampino afflitto da problematiche ambientali causate dall'incremento del traffico aereo passato dai 700 mila passeggeri dell'anno 2001 ai circa 5,5 milioni del 2007;

- il 12 febbraio 2010, la conferenza dei servizi presso la Regione Lazio istituiva un gruppo di lavoro composto da Regione, Adr, Arpa Lazio, Enac il quale avrebbe dovuto individuare iniziative tese a risolvere definitivamente l'annoso problema dell'inquinamento acustico relativo all'aeroporto di Ciampino;

- il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli,il 28 gennaio 2011 al termine dell'incontro sul nuovo aeroporto di Viterbo con la presidente della Regione Lazio, , il presidente della Provincia di Viterbo ed il sindaco di Viterbo, dichiarava “'L'aeroporto di Viterbo e' una priorita' ed il governo e' impegnato per la sua realizzazione di comune accordo con la Regione Lazio e gli Enti locali interessati'' .Nell'incontro veniva fatto il punto sulle attivita' preparatorie per il nuovo scalo e veniva confermato l’impegno della societa' Aeroporti di Roma alla predisposizione con l'Enac del masterplan che prevedeva Viterbo come scalo aeroportuale di supporto(low cost). Nello stesso incontro il ministro comunicava di aver dato mandato agli uffici di definire d’intesa con l'Anas e le Ferrovie dello Stato tutti gli impegni relativi al collegamento ferroviario e all'avvio dei lavori della Orte-Civitavecchia;

Non comprendendo le ragioni per cui in tale Atto di indirizzo non sia stato confermato e riconosciuto il ruolo strategico dell’aeroporto di Viterbo

INVITA IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO che sarà eletto nella tornata del 24 e 25 febbraio a richiedere che siano mantenuti gli impegni istituzionali assunti precedentemente e che venga confermato il carattere strategico dell’aeroporto di Viterbo nell’ambito degli aeroporti di interesse nazionale, prevedendo lo scalo nell’atto di indirizzo che è sottoposto all’esame della Conferenza Permanente Stato –Regioni.

FA APPELLO al Ministro delle Infrastrutture che sarà nominato anch’esso a seguito delle elezioni politiche del 24/25 febbraio 2012 perché riesamini le decisioni assunte dal governo Monti, proponendo l’inserimento dello scalo di Viterbo tra gli aeroporti strategici nell’ambito del sistema aeroportuale italiano.

 





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