BAGNAIA - L’ultimo colpo messo a segno risale a quattro notti fa, prima quindi dell’arresto della banda di albanesi avvenuto all’alba di venerdì nel Ternano, in strada Querciaolo. Qui il proprietario, che aveva già avuto ''visite'' un mese fa, per paura ha deciso di non dormire più in quella casa, si è trovato le persiane blindate sfondate a colpi di piccone.

Un modo di agire che lascia intravedere la mano di un gruppo organizzato e rafforza la sensazione che dietro la raffica di furti messi a segno dalla fine del 2014 a oggi, sempre su ville e case isolate, possa portare la firma della banda.

Lo lasciano pensare le modalità d’azione: le reti tagliate, il colpire deciso anche con i proprietari all’interno dell’abitazione, i furti di auto (quella dell’ex consigliere di Forza Italia Andrea Marcosano e la Opel nera ritrovata dalle ''vedette civiche'' carica di oggetti da lavoro trafugati in un cantiere). Ma anche e soprattutto le due pistole rubate a dicembre nella casa di un vigilantes. Dettaglio che ha fatto da subito pensare gli inquirenti a un gruppo organizzato. Difficilmente infatti dei topi d’appartamento avrebbero potuto interessarsi a delle armi, utili invece a una banda che oltre ai furti era dedita a spaccio di droga e sfruttamento della prostituzione.

Sui furti stanno lavorando con attenzione anche gli uomini della squadra mobile di Viterbo, che sicuramente si stanno scambiando tutte le informazioni del caso con i colleghi che hanno condotto la brillante operazione di Terni.