ANNO 14 n° 120
''Concorsi solo per territorialità''
Mecorio (Uil) contrario alla procedura unica regionale per i precari
26/01/2016 - 02:00

di Eleonora Celestini

VITERBO - Alla fine lo chiameranno ''concorsone'', termine già usato e abusato per altri casi simili in precedenza. Per la stabilizzazione del personale precario della sanità laziale, infatti, l'orientamento della Regione sembrerebbe proprio quello di procedere con un mega concorso unico per tutte le Asl del Lazio, col 50% dei posti riservati ai lavoratori a termine che da anni vi prestano servizio, stilando alla fine una graduatoria unica che servirà ad assegnare posti in ruolo su tutto il territorio laziale.  

Ora che la legge di Stabilità del Governo, superando i limiti del Dpcm 6 marzo 2015, ha tolto ogni barriera tra diverse tipologie contrattuali di lavoro a termine, la Regione può dar luogo alle procedure concorsuali destinate a sanare le posizioni lavorative atipiche di centinaia di professionisti, medici, infermieri e tecnici, che di fatto contribuiscono da tempo a garantire i servizi ma che sono comunque attualmente lavoratori a termine. Più facile a dirsi che a farsi, perché i tempi sono stretti e per prima cosa c'è da rivedere il decreto regionale del novembre scorso, quello che sblocca il turn over sulle assunzioni ma che riguarda solo i contratti a tempo determinato. Proprio alcuni giorni fa su queste colonne, era stato il consigliere regionale viterbese, Enrico Panunzi, a spiegare il cronoprogramma delle procedure concorsuali, impegnandosi ad arrivare in tempi brevi ad una modifica del decreto, firmato dal governatore Nicola Zingaretti, commissario ad acta per il piano di rientro della sanità laziale.

“Per prima cosa adesso la Regione deve procedere con la modifica del decreto – incalza Lamberto Mecorio, segretario provinciale della Uil Fpl, ch da anni segue le sorti di questi lavoratori -, tenendo conto delle novità inserite nella legge di stabilità che riguarda l’allargamento dell’accesso al concorso anche ai contratti atipici. Sono lieto della posizione del consigliere Panunzi, perché la Regione va sollecitata affinché faccia un nuovo intervento normativo che non lasci fuori co.co.co, co.co.pro. ed altri dal percorso di stabilizzazione. In questo devo dire che la Asl di Viterbo, informata di tutta la vicenda, sta facendo la sua parte”.

Mecorio guarda poi con apprensione alla proposta di bandire un concorso unico per la definizione di un graduatoria regionale: dopo la Fials, quindi, anch la Uil mostra scetticismo su tale ipotesi. ''Come Uil esprimiamo tutta la nostra contrarietà all’ipotesi i un concorso unico – aggiunge – e faremo il possibile per opporci a questa indicazione della Regione. La stabilizzazione del personale delle diverse Asl del Lazio non può prescindere dalla territorialità dei concorsi. Ma scherziamo? Ci sono professionisti che prestano servizio a Viterbo da oltre dieci anni e che all’improvviso, dopo il concorso, rischierebbero di vedersi assegnati all'Azienda di Frosinone, tanto per fare un esempio. I concorsi vanno banditi in ogni provincia, non c'è altra strada. Ora che la legge di Stabilità ha provveduto a sanare un'ingiustizia – conclude – sarebbe assurdo creare altre situazioni di disagio per questi lavoratori''.





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