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economico di bonifica
Il 20 aprile faccia a faccia tra il professor Piscopo e Arpa Lazio
15/04/2016 - 02:01

di Roberto Pomi

GRAFFIGNANO – La bonifica dell'area di Pascolaro, contaminata dallo sversamento di rifiuti tossici, si sta delineando. In settimana il Comune di Graffignano inizierà a predisporre il necessario per arrivare a un computo economico dell'operazione.

A distanza di dieci anni sembrano essere maturate le condizioni per arrivare a una soluzione. Dalla conferenza dei servizi di martedì in prefettura è uscita fuori una road map burocratico-amministrativa da percorrere. Il 20 aprile, settimana prossima, dirigenti Arpa Lazio incontreranno il geologo Vincenzo Piscopo. È lui che ha redatto il piano di caratterizzazione. Nel documento è definita l'area da verificare attraverso appositi prelievi di terreno e acque, a diverse profondità. Questo per quantificare la misura della presenza di sostanze tossiche per la salute e inquinanti in genere per l'ambiente.

Un faccia a faccia richiesto da Arpa Lazio proprio durante l'incontro nel palazzo del governo di Viterbo, per fare il punto su una serie di dettagli presenti nel piano di caratterizzazione. Il passaggio della stima di quantificazione economica dell'operazione di bonifica è il prossimo importante passaggio.
Alla conferenza dei servizi partecipano rappresentanti di Ministero dell’Ambiente, Regione Lazio, Provincia di Viterbo, Comando del Corpo Forestale dello Stato, Asl di Viterbo, Arpa di Viterbo e il sindaco del Comune di Graffignano Anselmo Uzzoletti.

Le rilevazioni dell’Arpa, dieci anni fa, misero in evidenza concentrazioni di elementi tossici per la salute eccessivamente elevate. Per dare la misura del problema basta dire che per i terreni a uso agricolo il massimo di stagno consentito dalla legge è uno e a Pascolaro arriva a 50. L’antimonio, componente di vernici e gomme, arriva a superare di ben quattro volte il limite consentito. Il cobalto arriva a 38 quando il massimo possibile è 20.

Il servizio di Sky Tg24 dei giorni scorsi ha messo in evidenza l'esistenza di coltivazioni nei campi a ridosso dell'area contaminata. Sulla questione si è acceso l'interesse dell'opinione pubblica.





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