ANNO 14 n° 118
''Ucciso da soffocamento acetonico''
Questo il referto del medico del 118 che, alle 7 di sabato, ha constatato il decesso
Oggi dovrebbe essere eseguita l'autopsia nell'istituto di medicina legale di Roma
25/03/2014 - 00:00

PESCIA ROMANA – Sarebbe morto per soffocamento acetonico Leonardo Sonno, il bambino di 3 anni residente a Pescia Romana, deceduto la notte tra venerdì e sabato scorsi, poche ore dopo che era stato visitato nel pronto soccorso di Tarquinia e rimandato a casa. Il bimbo era stato portato in ospedale dai genitori, allarmati per la febbre altissima che nemmeno la somministrazione di un antipiretico era servita ad abbassare.

A diagnosticare la morte per soffocamento acetonico, secondo quanto raccontato dal padre Filippo a Repubblica, sarebbe stato il medico del 118 che, sabato mattina ha stilato il certificato di morte. Lo stesso medico che, dopo aver visionato il certificato di uscita dal pronto soccorso, come da prassi, ha immediatamente informato dell'accaduto i carabinieri di Pescia Romana.

E' stato anche sommariamente stabilito il lasso di tempo in cui Leonardo è morto. Il padre Filippo e la madre Valentina Gargiani hanno raccontato che alle 3 si era svegliato e aveva mangiato un po' di latte. Poi si era riaddormentato. Alle 7, quando sono andati a controllare le sue condizioni, lo hanno trovato privo di vita.

L'acetone è una patologia frequente nei bambini da zero a dodici anni. E in genere viene agevolmente curata. Nel caso di Leonardo, bambino fragile, nato prematuro e con una grave forma di necrosi intestinale che ha richiesto un lunghissimo ricovero nel reparto di pediatria dell'ospedale di Siena, durato quasi la metà della sua breve esistenza, e ben sei interventi chirurgici, potrebbe essere stato fatale.

Qualora la diagnosi del medico del 118 venisse confermata dall'autopsia disposta dalla procura della Repubblica di Civitavecchia, in programma oggi a Roma, nell'istituto di medicina legale della Sapienza, cadrebbe l'allarme meningite circolato subito dopo la morte di Leonardo e che ha indotto il comune di Montalto di Castro, d'intesa con le autorità sanitarie, a chiudere per 3 giorni le scuole di ogni ordine e grado.

Resta da capire se il medico di turno al pronto soccorso e il pediatra del reparto di ostetricia che hanno visitato il bambino e lo hanno rimandato a casa dopo avergli prescritto un antipiretico e un antibiotico qualora la febbre fosse tornata a salire, avrebbero potuto prevedere l'insorgenza di un evento del genere. Nei prossimi giorni saranno entrambi ascoltati dal pubblico ministero di Civitavecchia Bianca Maria Cotronei, titolare dell'inchiesta, che li ha iscritti nel registro degli indagati con l'ipotesi di reato di omicidio colposo.

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