ANNO 14 n° 118
L'avvocato dei genitori: ''Leo aveva un'infezione polmonare''
I primissimi risultati dell'autopsia svelati dall'avvocato dei Sonno
25/03/2014 - 18:01

VITERBO - ''I primissimi risultati dell'autopsia avrebbero evidenziato la presenza di un'infezione polmonare che non era stata riscontrata al pronto soccorso dell'ospedale di Tarquinia''. La ha dichiarato poco fa nel corso della trasmissione Rai ''La vita in diretta'' l'avvocato Maruccio, il legale che assiste i genitori di Leonardo Sonno, il bambino di tre anni morto la notte tra venerdì e sabato scorsi, alcune ore dopo che era stato visitato al pronto soccorso dell'ospedale di Tarquinia e rimandato a casa. 

''I medici autoptici - ha aggiunto l'avvocato Maruccio - avrebbero escluso anche che Leonardo avesse contratto una meningite o un'infezione encefalica''. Una voce incontrollata, quella della possibile meningite, che ha indotto il comune di Montalto di Castro, d'intesa con le autorità sanitarie, a chiudere per tre giorni le scuole di ogni ordine e grado. L'ordinanza del sindaco Caci scadrà domani.

Alla trasmissione è intervenuto telefonicamente anche il commissario straordinario della Asl di Viterbo Luigi Macchitella: ''Abbiamo avviato un'inchiesta interna - ha detto - che è tuttora in corso. Finora sono stati raccolti tutti inerenti alle cure prestate al bambino che, nei prossimi giorni saranno valutate dal responsabile dell'emergenza e della pediatria. Dopodiché, anche alla luce dei risultati dell'autopsia, tireremo le conclusioni e le invieremo alla Regione Lazio e all'autorità giudiziaria''.

Macchitella ha altresì confermato che l'ospedale di Tarquinia è stato visitato dagli ispettori inviati dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin. ''Si sono soffermati - ha precisato - soprattutto sugli aspetti organizzativi e hanno avuto un colloquio con la direzione sanitaria del nosocomio''.

L'avvocato Maruccio ha anche ricordato tutti i problemi di salute che affliggevano Leonardo fin dalla nascita. ''A tre anni - ha sottolineato - pesava solo 8-9 chilogrammi. Era evidentemente sottopeso. E se un bambino in quelle condizioni viene accompagnato dai genitori al pronto soccorso con una febbre altissima che non si era abbassata nemmeno con la tachipirina, forse avrebbe dovuto essere trattenuto in osservazione più a lungo e avrebbe dovuto essere sottoposto ad accertamenti clinici più approfonditi''.

In serata, la procura della Repubblica di Civitavecchia dovrebbe autorizzare la restituzione del corpo di Leonardo alla famiglia e lo svolgimento dei funerali. I risultati completi dell'autopsia saranno consegnati al titolare dell'inchiesta entro un paio di settimane. 





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