ANNO 14 n° 118
Ispezione ministeriale all'ospedale di Tarquinia
E' stata disposta dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin per verificare se eventuali problemi organizzati possano aver influito sul decesso di Leonardo
23/03/2014 - 13:00

VITERBO - Chiarire come sia stata possibile la tragedia della morte del piccolo Leonardo, il bimbo di tre anni deceduto due notti fa dopo essere stato rimandato a casa, a Pescia Romana, dall'ospedale di Tarquinia, dove era stato sottoposto a controllo medico per la febbre alta. Per questo, il ministro della salute, Beatrice Lorenzin, ha fin dall'altro ieri disposto un'indagine ispettiva presso il nosocomio.

L'obiettivo dell'ispezione ministeriale è verificare se a causare la morte del piccolo abbiano concorso anche ''fattori organizzativi'' e se l'ospedale ''sia tra quelle strutture in grado di assicurare assistenza specialistica pediatrica in emergenza''.

Intanto, la Procura di Civitavecchia ha iscritto due i medici dell'ospedale nel registro degli indagati con l'ipotesi di reato di omicidio colposo. Un atto dovuto che permetterà di fare tutti gli accertamenti e chiarire eventuali responsabilità. Nei prossimi giorni i due medici saranno sentiti dagli inquirenti.

Il bimbo era stato dimesso con una terapia farmacologica che prevedeva antipiretici e antibiotici.

I magistrati intanto hanno disposto per martedì l'autopsia sul corpo del piccolo: sarà eseguita a Roma e servirà per far chiarezza sulle cause del decesso. Per il momento infatti si avanzano solo alcune ipotesi: considerata la febbre molto alta del piccolo c'è chi ha ipotizzato un caso di meningite.

La Asl di Viterbo ha già aperto un'inchiesta interna per appurare se siano state rispettate tutte le procedure previste dai protocolli. Ieri la Regione Lazio ha chiesto al commissario della Asl di Viterbo Luigi Macchitella ''una relazione con informazioni dettagliate sull'inchiesta interna'' poiché ''quanto accaduto genera una forte inquietudine e necessita al più presto di esaustivi chiarimenti''.

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