ANNO 14 n° 118
Soppressione treno Orte,
Comune di Vignanello
chiede incontro Regione Ferrovie dello Stato
12/06/2014 - 10:47

'Ci facciamo carico anche noi delle rimostranze di tanti pendolari vignanellesi che si recano al lavoro a Roma utilizzando i treni in partenza dalla stazione di Orte -così il Sindaco Vincenzo Grasselli. Da notizie pervenute dal 16/06/2014 il treno proveniente da Perugia e diretto a Roma Termini delle ore 8.01, non fermerà più ad Orte, come il treno delle 17.59 che da Roma Termini va a Perugia, con ripercussioni negative per i pendolari che fanno uso di questi treni'.

La consigliera Cristina Oliviere aggiunge. 'Nella fascia oraria di punta mattutina i treni che portano a Roma passano da Orte alle ore 6.30, 6.51. Essi sono fruibili, da chi non vuole prendere la macchina e utilizza il pullman (Canepina Vallerano Vignanello) che parte intorno alle 5.30. Dopo questo orario l'unico treno che i pendolari possono utilizzare è quelle delle ore 8,01, in quanto l'orario di arrivo del bus pubblico alla stazione di Orte è previsto alle 7,55. Se venisse abolita la fermata di questo treno che transita nella stazione di Orte alle ore 8,01, l'alternativa per gli utenti che ne hanno usufruito fino a questo momento sarà quella di prendere la macchina per recarsi ad Orte in anticipo, oppure quella di pagare il supplemento per il treno successivo che dovrebbe essere un intercity. In ogni caso ci sarebbe un aumento di spesa non indifferente (la macchina oltre ad averla va a benzina e il parcheggio costa €1.50 al giorno). Un altro aspetto che va certamente segnalato -continua la consigliera Olivieri- è che questi treni che transitano nella stazione di Orte in questa fascia, arrivano molto spesso già privi di posti a sedere (quello delle 7.00 che viene da Viterbo è praticamente pieno e ad Orte chi sale viaggia in piedi) o comunque si riempiono e non tutti riescono a viaggiare seduti, la diminuzione di un treno aggraverebbe ulteriormente la situazione dei pendolari. Che la regione Umbria si accordi con le ferrovie dello stato per migliorare le condizioni di viaggio dei propri pendolari a scapito di altri pendolari della regione Lazio, soprattutto in questo periodo, da' molto fastidio a chi utilizza questi mezzi per andare a lavorare.Mi chiedo anche quanti sono gli abbonati provenienti dall'Umbria che viaggiano sempre seduti e quanti invece sono quelli del Lazio che viaggiano spesso in piedi'.

'Abbiamo interessato di questo disagio, che colpisce soprattutto studenti e lavoratori, la regione Lazio -conclude il Sindaco Grasselli- affinchè si faccia promotrice di un'azione di salvaguardia della categoria dei pendolari, intavolando un tavolo di discussione con ferrovie dello Stato al fine di risolvere la problematica'.

 

 

Facebook Twitter Rss