ANNO 14 n° 120
Si scaglia contro la fidanzata e la sorella, il 23enne resta in carcere
''Pericolo di reiterazione del reato'' e il gip dispone una perizia
27/08/2019 - 07:00

VITERBO – (b.b.) Avrebbe tentato di strangolare la fidanzata e poi avrebbe colpito tutti i presenti che tentavano di fermarlo, il 23enne Antonio Yunior Hiraldo Pantheon resta in carcere.

A distanza di cinque giorni dal deposito della richiesta della difesa, arriva la decisione del giudice per le indagini preliminari Rita Cialoni: no ai domiciliari. Il giovane dominicano dovrà quindi restare in carcere, perché, secondo il gip ''permangono le esigenze cautelari quanto al grave pericolo di reiterazione del reato''. Dato che non sarebbe stato nuovo ad episodi di violenza anche contro la convivente.

A far scattare le manette e l’arresto per lesioni personali aggravate e resistenza a pubblico ufficiale a carico del ragazzo, l’intervento della volante della polizia nell’appartamento in via San Lorenzo, lo scorso 4 agosto. Secondo una prima ricostruzione il 23enne, accecato dall'alcool, così come probabilmente anche gli altri amici presenti e la stessa fidanzata, per un motivo banale avrebbe iniziato a litigare con la ragazza: da qui si sarebbe chiuso in camera con lei e avrebbe tentato di strangolarla. Provvidenziale l'intervento dei presenti, che, dopo aver buttato giù la porta, lo avrebbero allontanato.

In carcere da quel giorno, per lui il gip ha disposto una perizia, nominando il dottor Alfredo Borghetti per verificare se sia o meno compatibile con il regime carcerario come da sempre sostiene la difesa, dato la patologia cardiaca da cui sarebbe affetto.

''Siamo pienamente soddisfatti per la verifica della malattia che ha disposto il giudice – spiegano gli avvocati Samuele De Santis e Rachele Fabbri – riteniamo utile far luce sulla situazione medica anche ai fini della detenzione e della condotta delittuosa''.





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