ANNO 14 n° 120
Sediate, pugni e cori contro la polizia,
35 testimoni per la maxi rissa di S.Rosa
Al via il processo per i sedici finiti alla sbarra, nessuna parte civile
02/03/2019 - 06:22

VITERBO – (b.b.) Sono volati tavolini, sedie, calci, pugni e cori contro la polizia durante la maxi rissa a piazza del Gesù nella notte di Santa Rosa del 2015.

Per quel brutale pestaggio in sedici sono finiti alla sbarra: si tratta per lo più di ragazzi vicini agli ambienti della tifoseria della Viterbese e del Latina. Ieri la prima udienza a loro, ma bisognerà attendere gennaio del 2020 per far sì che il processo entri davvero nel vivo.

Circa trentacinque i testimoni che verranno chiamati a deporre in aula, tra accusa e difesa: di fronte al giudice Gaetano Mautone dovranno riscostruire quanto accaduto subito dopo il trasporto della Macchina di Santa Rosa, il 3 settembre di quattro anni fa.

''Erano tutti vestiti uguali, con testa rasata e tatuaggi'', avevano raccontato agli inquirenti nell’immediatezza alcune persone presenti. ''E’ stato l’inferno, hanno preso e iniziato a lanciare le sedie di un bar con tavoli all’aperto. C’erano delle famiglie, anche con bambini piccoli, che si sono rifugiate all’interno del locale. Hanno preso e lanciato contro le persone sotto al palco montato in piazza anche i passeggini. Scene mai viste, neanche nei cortei a Roma'', aveva detto un testimone oculare.

Il tutto sarebbe accaduto intorno all’una e trenta di notte e sarebbe durato circa mezz’ora. Anche se l’atmosfera a piazza del Gesù, dove si stava esibendo una band locale, si sarebbe preannunciata calda già dall’inizio della serata: intorno alle 20,30 sarebbe arrivato il gruppo che ha originato, qualche ora dopo, il disastro. Alle 21 hanno iniziato a scandire cori contro la polizia e acceso dei fumogeni. Intorno all’una e mezza l’inferno.

Pesantissimo il bilancio della rissa: un uomo finito in ospedale con un orecchio quasi del tutto mozzato e molti altri feriti.

Il 31 gennaio 2020 il processo a carico dei 16 presunti responsabili entrerà nel vivo.





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