ANNO 14 n° 119
Pelliccia: ''Consorzio
biblioteche senza
risorse da gennaio''
La Provincia taglia i fondi,
si rischia il blocco delle attività
29/12/2014 - 13:10

VITERBO - Consorzio biblioteche a rischio. ''Farò di tutto, per evitare la chiusura di un polo come questo'', così il commissario Paolo Pelliccia. Stamattina conferenza stampa per porre la domanda: ''Quale futuro?''. Dal primo gennaio la Provincia di Viterbo è di fatto fuori dal Consorzio, portando via la sua quota annua di 500mila euro. Rimane solo il Comune di Viterbo e a questo punto i soldi in bilancio bastano a malapena per pagare gli stipendi del personale.

Pelliccia lancia un messaggio al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. ''Ho redatto – spiega Pelliccia - un report sullo stato del Consorzio e l’ho inviato al governatore. La Regione può risolvere, almeno nell’immediato il problema che dobbiamo fronteggiare. Da tempo stavo lavorando all’individuazione di un sostituto della Provincia all’interno della governance, ma non pensavo di doverlo fare dal primo gennaio''.

Il commissario indica le ragioni di questa emergenza che si è venuta a creare in ''una valutazione un po’ pelosina del ragioniere capo dell’ente di via Saffi''. Meroi rimarrà in carica fino a marzo e Pelliccia contava in una presenza della Provincia nel Consorzio, con relativi denari, almeno fino a marzo.

Con la riforma delle province queste ultime perdono la delega alla cultura. Allo stato contabile attuale il Consorzio biblioteche avrà risorse solo per gli stipendi. E le utenze? E gli affitti? E le attività che negli ultimi tempi erano fiorite all’interno della struttura di viale Trento? Tutto a rischio.

Ma l’aria che si respira in queste stanze - mentre Pelliccia parla e gran parte della squadra dei lavoratori del Consorzio lo ascolta, mescolata ai giornalisti – non è quella della resa. ''In questo momento dobbiamo fare fronte comune – continua il commissario -. Questo posto ha un senso, è un’eccellenza del territorio. Abbiamo progetti e idee per farcela''.

In questi anni la realtà di viale Trento è riuscita a catturare l’attenzione di pezzi importanti della società civile. Numerose le donazioni per l’acquisto di libri, che hanno portato l’istituzione viterbese a risultati record nel prestito di testi interbibliotecario. Ancora una volta si chiederà uno sforzo alla città, ai cittadini. Presto sarà lanciata una campagna di crowfunding, raccolta fondi tramite la presentazione del progetto Consorzio Biblioteche su una piattaforma internet. Pronto anche un progetto per la sistemazione e il rilancio della sede di piazza Verdi. Un’idea per mettere in collegamento teatro, biblioteca comunale e chiesa di Santa Rosa. Pronte anche una serie d’iniziative. Come ''Gli speciali'' e una nuova edizione de ''Il Sal8 delle 6''.

Non mancano le bordate. Prima ad altre realtà culturali a carattere periodico: ''Ci sono quelli bravi che in 9 giorni spendono 350mila euro. Poi c’è il Consorzio che fa cultura tutto l’anno. Andranno prese delle scelte''. Poi alla classe politica: ''Parlano di città europea della cultura e non si rendono conto che Viterbo non ha una libreria, un cinema, un museo che si rispetti''. Infine ad Alessandro Mazzoli, che in questi giorni, si è pronunciato sulla vicenda precari: ''Caro Mazzoli sei stato veramente stucchevole, i precari saranno salvati? Se non vedo non credo''.





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