ANNO 14 n° 119
Cittadella della cultura, sì di Zingaretti
Dovrebbe sorgere negli edifici dell'attuale caserma dei vigili del fuoco
20/02/2015 - 02:01

di Roberto Pomi

VITERBO - Consorzio Biblioteche, la Regione Lazio c’è. Sos lanciato mercoledì dal presidente del Consorzio Biblioteche Paolo Pelliccia è stato raccolto dal governatore del Lazio Nicola Zingaretti.

In città per l’inaugurazione del nuovo treno Vivalto si è recato in visita alla biblioteca Anselmo Anselmi di viale Trento. Al suo arrivo alla stazione di porta Fiorentina ha trovato tra la folla il commissario Pelliccia. Gli si è avvicinato per uno scambio rapido, poi intorno alle 12,30 è salito in ascensore col commissario per vedere la biblioteca. Quindi un piccolo meeting a porte chiuse. Con Zingaretti e Pelliccia soltanto i consiglieri regionali Enrico Panunzi, Riccardo Valentini e il sindaco Leonardo Michelini.

''Un incontro molto positivo, mi sono trovato davanti una persona concreta e possiamo fare un buon lavoro'', ha dichiarato Pelliccia. Zingaretti ha invece detto che si impegnerà per dare una mano al Consorzio viterbese.

''E' un grido di dolore corretto - ha affermato il governatore al termine dell'incontro -. Questo è uno dei danni prodotti dalla vicenda dello scioglimento delle Province. Ci sono centomila casi come questi: partecipazioni che scompaiono dalla mattina alla sera, e in questo caso un polo culturale di prima grandezza come questo è messo in discussione. Vedremo come poter dare una mano attraverso un progetto e la verifica e l'utilizzo dei fondi europei, un sostegno all'attività. Noi non ne siamo soci ma nell'ambito delle politiche culturali cercheremo di dare una mano. Adesso il problema è costruire le condizioni per sostenere il progetto e far sì che avvenga il suo rilancio - ha concluso - Essere soci o non soci é secondario''.

Lo stesso presidente se ne è andato dalla biblioteca portando con sé il progetto di realizzazione di una cittadella della cultura nei locali dell’attuale caserma dei vigili del fuoco alla Pila. Il tavolo si è sciolto con l’impegno di istituirne uno stabile a Roma, per lavorare alla soluzione della situazione.





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