ANNO 14 n° 120
Consorzio Biblioteche, nuovo Sos di Pelliccia
L'ente non paga gli affitti da due mesi e i precari sono ormai volontari
18/02/2015 - 12:30

di Roberto Pomi

VITERBO: Consorzio Biblioteche, nuovo s.o.s. del commissario Palo Pelliccia. Il venire meno della quota della Provincia di Viterbo, che insieme al Comune, ha sostenuto il bilancio dell’ente rischia di mutare drasticamente il servizio. Su un bilancio annuale di un milione di euro sono venuti meno 500mila. Un vero e proprio salasso, che rischia di diventare un tifone o uno tzunami.

Al Consorzio sono morosi negli affitti, pagati per lo spazio di viale Trento, da due mesi e il trend non può che essere questo. Si hanno difficoltà a far fronte alle spese per le utenze, i 6 lavoratori precari della cooperativa sono ridotti al volontariato da inizio anno e il catalogo dei libri è aggiornato grazie alle donazioni.

In questo contesto stamattina il commissario ha tenuto una nuova conferenza stampa, per fare il punto sul presente e sul futuro possibile di questo patrimonio del territorio. Al centro un appello, rivolto al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, domani a Viterbo per il varo di un nuovo treno sulla tratta Viterbo-Roma. ''Zingaretti venga a farci visita, tocchi con mano cosa significa questo posto e decida cosa fare: investire su questo posto oppure chiudere questo tipo di servizio'', così Pelliccia.

C’è stato in questi mesi un lavoro che ha messo al tavolo Consorzio e Comune, con una sponda anche sulla Pisana. E’ stata individuata una strada possibile: ripensare il Consorzio stesso mettendo al servizio di un’area vasta, che ricalchi quello che è il Vt3 Asl. Un distretto con capofila il comune capoluogo di provincia e composto da 8 comuni limitrofi.

C’è anche un progetto, funzionale a risparmiare i 140mila euro d’affitti che se ne vanno per la sede di viale Trento: portare tutto agli Ardenti di piazza Verdi. ''Ho inviato un mese fa – è ancora il commissario a parlare – una lettera al Comune di Viterbo per chiedere di trovare un’altra sede ai cavalieri dell’ordine di Malta, che attualmente occupano una parte dello stabile di piazza del Teatro. Questo renderebbe possibile concentrare tutto il Consorzio là''.

Allo stato attuale il Comune di Viterbo, con i suoi 500mila euro ha messo in sicurezza gli stipendi dei 9 dipendenti e le utenze e la pulizia dei locali. Se dovesse verificarsi un’emergenza non ci sarebbero fondi per fronteggiarla.

“Non ho intenzione di essere moroso con i proprietari dello stabile di viale Trento, non ho intenzione di avvalermi dello sfruttamento dei lavoratori della cooperativa e trovo vergognoso che per acquistare nuovi libri sono costretto a telefonare agli amici per chiedere donazioni”, in sintesi il Pelliccia-pensiero.

Poi il commissario parla della prospettiva che vorrebbe Viterbo candidata al ruolo di capitale italiana della cultura: ''Assurdo che chi pensa a questa dimensione non si interessi davvero alla questione delle biblioteche. Assurdo che si pensi a finanziare iniziative culturali esterne quando questo ente non ha i soldi per i libri''.

Poi il report sullo stato di salute del Consorzio: ''Qui c’era la merda e l’abbiamo tolta, abbiamo fatto un lavoro che ci viene riconosciuto come importante e ora rischia di essere buttato tutto nel mare. Occorre che i politici che amministrano questo territorio si guardino negli occhi e trovino una soluzione. Ci sono stabili, come la caserma dei vigili del fuoco, di proprietà della Provincia dove sarebbe il caso trasferirci. Questo ci toglierebbe il peso degli affitti''.





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