ANNO 14 n° 120
Il commissario Pelliccia:
''La biblioteca? Sereni,
non la faremo chiudere''
Presenta una serie di eventi
14/01/2015 - 14:46

VITERBO - ''La biblioteca? Non ce la facciamo chiudere'', questo il messaggio lanciato stamattina dal commissario del Consorzio Biblioteche Paolo Pelliccia. Sul destino del sistema bibliotecario viterbese continua a pendere la spada di Damocle del mancato trasferimento dei fondi della Provincia. L’ente di via Saffi rimane parcheggiato nel limbo della riforma e per il 2015 non ha messo in bilancio soldi per il Consorzio.

''Noi stiamo facendo del nostro'', ha ribadito il commissario. Dietro di lui le slide che raccontano il cartellone di appuntamenti organizzato per i mesi di gennaio, febbraio e marzo.''Gli speciali'', questo il titolo scelto; ''Contro il piattume della vita quotidiana'', è la promessa. Arte, cinema, teatro, scienza, design, economia, poesia. Tanti protagonisti della scena culturale nazionale passeranno in queste settimane per la biblioteca di viale Trento.

Si inizia sabato con Giancarlo Dotto che svilupperà un racconto entusiasmante su Carmelo Bene. Tanti i nomi che si daranno il cambio nella sala conferenze dell’Anselmo Anselmi. Si andrà dai racconti di cinema di Emiliano Morreale, ai crimini dell’amore del Marchese De Sade (con Filippo D’Angelo e Lorenzo Flabbi). Omaggio a Giulietta Masina, moglie di Federico Fellini, Vittorio De Sica ed Eduardo De Filippo. Spazio anche per lo chef Antonello Colonna e al visual design Riccardo Falcinelli. Poi spazio anche a tanti giovani, anche del territorio, come il filosofo viterbese Alessandro Della Casa.

E se la biblioteca ''balla da sola'' è anche perché in molti hanno raccolto l’s.o.s. del commissario di qualche settimana fa, iniziando a fare donazioni per l’acquisto di libri. ''E’ da parte del potere, ben stipendiato, che non vedo nulla'', ha commentato Pelliccia. Vicino a lui anche una bottiglia di vino e un bicchiere: ''Ho visto in questi giorni che non si parla di cultura senza un bicchiere di vino. Il ''think tank'' era pieno, io me ne sto per conto mio. Avviso ai naviganti però: dico alle istituzioni di stare molto attente, perché la situazione è grave. In questa città, sulla cultura, c’è gente che lavora e chi fa passerella''.

Il riferimento e la battuta sul bicchiere di vino di Pelliccia rimandano all’appuntamento di sabato scorso, in un noto locale di piazza del Gesù. Appuntamento dove è stato presentata Think Tuscia, una realtà associativa che si candida a promuovere una rete tra le varie realtà culturali del territorio.





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