ANNO 14 n° 119
Jubilate: da Viterbo e Roma (e viceversa)
Presentata anche nella capitale la manifestazione culturale per il Giubileo
Rossi: ''Appuntamenti in in luogo unico''. Bastianelli: ''Tuscia centrale''
02/03/2016 - 12:25

di Andrea Arena

ROMA – Jubilate nella città dei papi ma poi via, Jubilate pure nella città del Giubileo, Roma capoccia, almeno per un giorno. Stamani la manifestazione marzolina creata d Caffeina insieme al Comune, Diocesi, Regione, Fondazione Carivit, Banca di Viterbo, Bcc di Roma, Terme e dei papi, è stata presentata proprio nella capitale.

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Alla Casa del cinema di Villa Borghese, nella sala dedicata a Gian Maria Volontè, ecco che la manifestazione a tema artistico e culturale che inizierà domani (primo appuntamento alle 17 con il libro di Paola Moschetti su Fiorino Tagliaferri, al Centro studi diocesano, poi alle 19 nella sala del Conclave lo spettacolo Sabbia) e andrà avanti fino a domenica 17 marzo, ha avuto la sua anteprima romana. Mentre – tanto per dire il palcoscenico – nella sala accanto c'era l'anteprima del filmone hoolywoodiano Le Suffragette. Ecco dunque il sindaco Michelini, il direttore artistico di Caffeina Filippo Rossi, quello – di direttore artistico – di Jubilate Annalisa Canfora, il direttore culturale Pierluigi Vito. E ancora, il presidente di Fondazione Caffeina Andrea Baffo, l'assessore Giacomo Barelli, il vicepresidente della Bcc di Roma Maurizio Longhi.

Avendo dato buca il presidente della Regione Nicola Zingaretti, ecco che la rappresentanza della Regione è affidata a Gianni Bastinelli, direttore di Visit Lazio, l'azienda turistica regionale: ''Di fare qualcosa per il Giubileo Viterbo parlava già durante la felice esperienza di Expo. Oggi non era così scontato che fossimo qui a presentare questo Jubilate, perché non sempre succede che ci annuncia dei progetti poi li realizzi davvero. Comunque, Viterbo si è mossa per tempo e bene, per sfruttare l'effetto di un Giubileo che oltre Roma può e deve svilupparsi in provincia, lontano dalle minacce terroristiche e in un territorio con grande potenzialità e grandi numeri come la Tuscia''.

Numeri ribaditi anche dal sindaco Michelini: ''Dalle 70mila presenze annue siamo schizzati a 185mila – ha detto il primo cittadino – e tante nuove strutture ricettive, quasi sempre gestite da giovani, sono nate negli ultimi anni. Il coraggio della sfida, del confronto, di giocare di sponda anche con lo sterminato bacino della Capitale, è un qualcosa che i viterbesi stanno imparando a fare. Con coraggio''.

Tocca a Filippo Rossi spiegare il senso di questo Jubilate: ''Il palazzo papale è un luogo perfetto per celebrare il Giubileo attraverso la cultura – dice il direttore artistico di Caffeina – Grazie alla disponibilità della Curia trasformeremo la sala del Conclave, uno dei luoghi più importanti della storia della Chiesa, non in un teatro ma in un luogo dove si farà teatro. Quest'anno abbiamo pensato di allungare gli appuntamenti per un mese, vista la concomitanza con il Giubileo, ma l'intenzione è di arrivare ad una forma più condensata per i prossimi anni, perché Jubilate vorrebbe diventare un festival fisso''.

Annalisa Canfora presenta la formula degli spettacoli: ''Lo stilema è quello di Caffeina, miscellanea di generi e di scuole teatrali. Un filone religioso e uno sacro, dedicato ai grandi temi. E spettacoli di vario genere''. E dunque via con la presentazione di alcuni registi e attori presenti in sala. Da Giovanni Scifoni, che il 12 marzo proporrà il suo spettacolo ironico Le ultime sette parole di Cristo (''Sono molto emozionato di recitare nella sala del Conclave. Il Conclave più lungo della storia: che si saranno detti, i cardinali, in tre anni là dentro?'', a Lorenzo Gioielli, Salmi o ecclesiastae del 18 marzo, con Amanda Sandrelli, ad altri.

Pierluigi Vito, giornalista viterbese di Tv2000 nonché voce storica del Trasporto della Macchina di Santa Rosa in televisione, ha presentato invece gli incontri letterari. Che partono domani, con l'incontro dedicato a monsignor Fiorino Tagliaferri, ''un grande vescovo della diocesi di Viterbo''. E poi, una sfilza di ospiti illustri: vaticanisti (Galeazzi, Tornielli), prelati (monsignor Paglia, il vescovo di Taranto Filippo Santoro), storici come Franco Cardini.

In mezzo a tutto questo, concerti ed esposizioni. Jubilate, gente, per il Giubileo o per qualsiasi altra cosa lo meriti.





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