ANNO 15 n° 157
Futuro sospeso: dopo l'incendio incertezza per 70 persone
Ricercatori, dottorandi e spin off. Come nel lockdown: il tempo fermo e la strada vuota. Per oggi tutto chiuso
Fabio
05/06/2025 - 07:03
di Fabio Tornatore

di Fabio Tornatore

VITERBO - Il tempo si è fermato nel quartiere dell'università, come nel lockdown. Anche le sirene sembrano attutite dal fumo sospeso, e lo sguardo è fisso sul loro edificio mentre si consuma. Sono circa una settantina, a una prima stima, ricercatori e dottorandi, lavoratori, e aziende spin off che aspettano, col fiato interrotto, di sapere cosa sarà del loro futuro dopo l'incendio che ha praticamente distrutto la sede di agraria dell'Università degli studi della Tuscia. Per oggi tutte le sedi dell'ateneo restano chiuse ma il problema è rimandato solo di un giorno.

Lo sguardo sgranato e le labbra serrate dei presenti parla più delle parole: davanti alla colonna di fumo sembra un fermo immagine. Sono almeno una settantina le persone che hanno contratti temporanei, assegni di ricerca, dottorati, e che aspettano, come in un secondo lockdown, di sapere dove si andrà domani.

'I laboratori sono distrutti, le colture, i materiali, strumentazioni. C'erano le serre con le coltivazioni, il Dafne è completamente distrutto' dice uno con il viso tirato. 'Faccio parte di uno spin off' spiega un altro tra una telefonata e un'altra 'non sappiamo se proseguirà, quando, o se chiudiamo tutto'.





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