ANNO 14 n° 120
Bimbo trovato impiccato,
nessun indagato
A fine mese i risultati dell'autopsia
sul corpo di Edoardo Ribisi
13/07/2015 - 08:23

SORIANO – Nessun responsabile per la morte di Edoardo Ribisi, il ragazzino di 11 anni trovato impiccato lo scorso 25 maggio alla sponda del letto a castello nella sua casa nelle campagne di Soriano. Nessun indagato quindi, anche se è ancora da stabilire se si sia trattato di un suicidio o di un gioco finito male, la morte del piccolo Edo sarebbe stata auto inflitta. Intanto per la fine del mese sono attesi i risultati dell’autopsia, svolta dal medico legale Maria Rosaria Aromatario: già dal primo esame esterno svolto sul corpicino dell’11enne non sarebbero infatti emersi segni di violenza.

Aveva solo 11 anni Edo, così lo chiamavano tutti, e quel pomeriggio di lunedì 25 maggio stava facendo i compiti quando la mamma è uscita insieme al figlio più piccolo per fare delle commissioni. Al rientro, intorno alle 19, la tragica scoperta: il corpo di Edoardo era senza vita, appeso a una cintura legata alla sponda del letto a castello della cameretta che divideva con il fratellino.

Era uno studente brillante Edo, anche troppo per la sua età. Tanto che sembra a scuola, la Pietro Vanni di Viterbo, si annoiasse giacché apprendeva prima dei suoi compagni le nozioni che, spesso, gli insegnanti erano costretti a ripetere per gli altri. Era brillante anche nello sport, faceva judo in una palestra del centro storico del capoluogo e a detta di chi lo aveva conosciuto aveva una propensione particolare per le discipline sportive più disparate.

Sul posto sono intervenuti subito i carabinieri della compagnia di Soriano facenti capo a Paolo Lonero e i militari del Racis per far luce sulla dinamica della sua morte, mentre le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore Chiara Capezzuto. Casa Ribisi è rimasta sotto sequestro per una decina di giorni. Al vaglio degli inquirenti anche i diari e i disegni del bambino per far luce su un movente che possa giustificare un qualche disturbo, anche se, a quell’età, resta difficile immaginarlo. Non sono da escludere le ipotesi del gioco finito in tragedia e quella della simulazione per soggezione, ma l’unica certezza, in attesa della relazione finale del medico legale, per ora sarebbe che sul corpicino di Edo non ci fosse alcun segno di violenza, ecchimosi o tumefazioni sul corpo del bambino.





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