ANNO 15 n° 120
A VITERBO IL CONCLAVE PIU' LUNGO E IL PAPATO PIU' CORTO
12/02/2013 - 04:00

VITERBO - Viterbo, città dei papi, detiene due primati che resistono da otto secoli e, probabilmente, destinati a rimanere imbattuti: il primo e più lungo conclave della storia della chiesa e il pontificato più breve della cristianità.

Il primo record fu stabilito tra il 1268 e il 1271 quando, alla morte di Clemente IV, avvenuta a Viterbo il 29 novembre 1268, il sacro collegio, composto da 19 cardinali, entrò nel palazzo papale per eleggere il successore. Ma per ben 2 anni e 9 mesi i porporati non riuscirono a mettersi d'accordo. Ci volle la cruenta protesta dei viterbesi, che chiusero a chiave (cum clavem, da cui il termine conclave) i cardinali e i loro seguiti nel palazzo, scoperchiarono il tetto, razionarono le vivande e vietarono l’uso dei bagni. Quest'ultima restrizione fece imbestialire i cardinali, tutti avanti con l'età, che protestarono con fermezza e minacciarono scomuniche se non fossero stati subito riaperti ''i luoghi comodi''. Infine, sfiniti dalle ristrettezze, il primo settembre 1271, con il procedimento chiamato ''compromissum'', elessero papa Tealdo Visconti di Piacenza, arcidiacono di Liegi, che si trovava in Terra Santa in pellegrinaggio. Il nuovo pontefice non era nemmeno prete, tanto che prima di essere incoronato con il nome Gregorio X, fu ordinato sacerdote, nominato vescovo e creato cardinale.

Uno dei primi provvedimenti presi da Gregorio X fu la norma per l'elezione di papi. In primo luogo stabilì che i cardinali si riunissero entro 10 giorni dalla morte del pontefice, che rimanessero insieme senza contatti con l'esterno e che venissero sottoposti a condizioni sempre più disagiate via via che l'elezione si prolungava: nei primi tre giorni il vitto sarebbe stato normale, per passare poi a mezza razione fino ad arrivare ai soli pane e acqua.

Il secondo record risale invece al 5 settembre 1276, quando alla morte di Adriano V, venne eletto successore di Pietro il cardinale Vicedomino dei Vicedomini di Piacenza, francescano, nipote di Gregorio X che, in omaggio allo zio, prese il nome di Gregorio XI. Ma morì poche ore dopo la fumata bianca, senza nemmeno essere incoronato, tanto che non è stato mai inserito nell'elenco ufficiale dei sommi pontefici di Roma. Il nome di Gregorio XI fu poi assunto da Pietro Roger di Beaufort, eletto papa nel conclave di Avignone il 30 dicembre del 1370.

 

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