ANNO 14 n° 117
Oltre 5mila
visitatori per La vita
silenziosa delle cose
In neanche due mesi
02/02/2016 - 02:00

VITERBO – In Sala regia stanno sbaraccando. Rimuovono uno ad uno i quaranta quadri – le quaranta nature morte dal Cinquecento ad oggi – e le ripongono nelle loro custodie. La vita silenziosa delle cose saluta Viterbo dopo quasi due mesi di permanenza, e al netto dei gusti – che sono soggettivi, e delle polemiche politiche, che purtroppo sono inestinguibile – vale la pena fornire i numeri ufficiali di presenze e visitatori della rassegna organizzata da Anonima Talenti.

Dallo scorso 8 dicembre, quando Vittorio Sgarbi e il sindaco Michelini tagliarono il nastro a Palazzo dei priori, sono stati registrati oltre 5mila ingressi. Di questi 4564 gratuitamente, nei giorni in cui l’esposizione era ad ingresso gratuito (a ridosso di Natale e Capodanno, per esempio, ma anche domenica scorsa, nell’ultimo giorno di apertura). I paganti, invece, con un biglietto che arrivava al massimo a 5 euro, ma con diverse agevolazioni previste per alcune fasce di visitatori, sono stati 763.

Questo il quadro. C’è da dire che rispetto alle due mostre precedenti, organizzate dal Comune sempre in occasione dei Natali passati e con ingresso sempre gratuito, questa volta si è optato per far pagare un biglietto, seppure di prezzo contenuto. La filosofia della ''cultura si paga’’, ma che a Viterbo non sembra aver poi pagato tanto (ha pagato invece, Palazzo dei priori, al quale La Vita silenziosa delle cose è costata intorno ai 60mila euro, ma con una struttura d’allestimento che resterà di proprietà pubblica e che potrà essere riutilizzata in futuro). ''Il dato è questo, e cinquemila visitatori in neanche due mesi sono tanti per qualsiasi mostra in una città di provincia – dice l’assessore al Turismo Giacomo Barelli – ma non credo che sia un problema d’abitudine. A Viterbo i grandi eventi artistici e culturali mancavano da tanti, troppi anni, e bisogna ritrovare quel feeling che si era perso, la frequentazioni di luoghi del genere. Il costo del biglietto viene dopo’’.

A Palazzo dei priori, intanto, si lavora già per il prossimo evento (sempre che l’amministrazione non cada prima): stavolta toccherà all’arte moderna e contemporanea.





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