ANNO 14 n° 117
Talete, servono 28 milioni di euro per salvare la Spa
Il 26 agosto riunione dei soci
02/08/2015 - 12:12

di Roberto Pomi

VITERBO – Talete, una partita complicata da risolvere. E la cifra necessaria per continuare questo cammino va ben oltre il buco annunciato in questi giorni, occorre l’enormità di circa 28 milioni di euro. I dati diffusi in queste ore sui bilancio della società che gestisce il servizio idrico della Tuscia sono da allarme rosso: 4 milioni e 300mila euro circa di rosso e un futuro da affrontare, con tutta la partita milionaria della gestione dei dearsenificatori (quest’anno a carico della Regione Lazio) che diventa anche difficile solo da immaginare.

Poi c’è tutta la situazione dei lavoratori, 150 persone a cui dare risposte e che non stanno vivendo certo una bella estate. L’agenda del salvataggio ha un primo appuntamento: l’incontro in Regione fissato per questo martedì. Poi i passaggi ufficiali sono tutti rimandati a dopo Ferragosto. Già fissata l’assemblea dei soci, comuni e Provincia di Viterbo, chiamati a guardarsi in faccia il prossimo 26 agosto alle 10,30 a Palazzo Gentili.

Sarà quello il momento della presa d’atto collettiva di come stanno le cose. Sul tavolo saranno messi in mostra le due diligente, lo stato testimoniale e il bilancio dell’azienda. Carte che fanno paura a scoprirle. I sindacati sono in fibrillazione e chiedono un tavolo permanente per tenere il polso allo stato delle cose e dare risposte ai timori legittimi e sensati dei dipendenti. Se questo non dovesse accadere potremmo assistere allo stato di mobilitazione. Il bivio è il seguente: ricapitalizzazione o messa in liquidazione. Ma la ricapitalizzazione deve andare oltre alla copertura del buco di 4 milioni circa. I conti fatti dicono che serve una cifra più corposa, pari a 28 milioni. Un’enormità necessaria a rimettere in carreggiata Talete e permettere alla società di compiere investimenti, avere una strategia concreta sui dearsenificatori e rimettere in sesto la rete idrica.





Facebook Twitter Rss