ANNO 14 n° 118
Talete, Cisal accusa:
''Chi sono i bugiardi?''
Duro intervento del sindacato
che avanza dubbi sull'operato del Cda
16/09/2015 - 00:01

VITERBO - La vicenda Talete diventa sempre più scottante, su quanto sta accadendo intervengono i lavoratori rappresentati dalla sigla sindacale Rsa Cisal, chiedendosi dove sta la verità.

''Il presidente dimissionario della Talete Stefano Bonori - scrive il sindacalista Paolo Anselmi - ha dichiarato, come riportato dalla stampa, di aver fatto chiarezza nei conti della Talete, presentando un progetto di bilancio relativo all’anno 2014,  approvato a maggioranza dal Cda, con una perdita di oltre 4 milioni di euro, cosa che porta automaticamente alla liquidazione della società''.  

Anselmi ricorda poi che il 26 agosto 2015 tredici sindaci di centrosinistra soci di Talete, tra cui Mauro Mazzola, sindaco di Tarquinia, attuale presidente della Provincia e quindi dell’Ato, in un comunicato congiunto dichiararono: ''Esistono i margini per recuperare e ricostruire un documento di esercizio (un bilancio) che scongiuri la messa in liquidazione della Talete garantendo la continuità aziendale, la salvaguardia del servizio, dei livelli occupazionali e la tutela del tessuto imprenditoriale locale che ha rapporti con la spa''.

Sempre il 26 agosto, secondo Anselmi, importanti esponenti del centrodestra viterbese tra cui l’ex vicesindaco di Viterbo Giovanni Arena, stigmatizzano il colpevole comportamento del Cda della Talete, che non ha condiviso con i soci i risultati della due diligence in base alla quale è stato redatto il progetto di bilancio 2014, che non ha ricevuto il parere positivo nemmeno da parte del collegio dndacale che è l’organo di revisione contabile dalla Talete.

''Le critiche formulate dal collegio sindacale - sottolinea il sindacalista - evidenziano una operazione contabile che, di fatto, comporta un ingiusto profitto per i comuni di Viterbo e di Civita Castellana, creando un grave danno alla Talete pari ad oltre 2 milioni di euro. Anche la contestazione formulata dall’organo di revisione sulla variazione dei criteri di capitalizzazione della manutenzioni - aggiunge - fa sorgere, sempre a parere di importanti rappresentanti del centrodestra viterbese, più di un dubbio sulla correttezza dell’operato dell’organo di amministrazione'.

Da qui la domanda: ''Ora di nuovo, chi sono i bugiardi?'' domanda Anselmi. ''Gli esponenti politici? I sindaci soci? Il presidente dell’Ato? Il membro del Cda che non ha votato il bilancio i quali dichiarano che Talete può avere un futuro? Oppure il presidente dimissionario e l’altro membro del Cda? secondo i quali la Talete è decotta?''.

La conclusione è conseguente: ''Noi lavoratori, che viviamo il quotidiano del servizio idrico con tutte le problematiche annesse, dubitiamo che la strada intrapresa dal Cda  sia quella giusta, siamo convinti che è l’unica che certamente mette a repentaglio l’azienda, e con essa il lavoratori, l’indotto economico e soprattutto il servizio idrico pubblico''.





Facebook Twitter Rss