ANNO 14 n° 117
Viterbese in cerca di resurrezione
Gialloblu contro il Siena in un match delicatissimo per entrambe

di Stefano Renzo

VITERBO – Giovanni Cornacchini l’ha definita una finale, da Siena qualcuno sussurra che la trasferta di oggi porrebbe essere la prova del nove per mister Giovanni Colella che, dicono, è a rischio. Anche egli. Viterbese – Siena, infrasettimanale del giorno (festivo) dell’Immacolata, potrebbe essere un match al calor bianco tra due compagini che non possono permettersi il lusso di commettere un altro passo falso dopo quelli dell’ultimo turno.

Il calendario della Viterbese, si sapeva, non concede respiro in questo mese di dicembre che è iniziato come peggio non si potesse prevedere, con la pesante sconfitta di Alessandria. Logico, scontato, che i gialloblu puntino a dimenticare in fretta il viaggio in Piemonte e la cosa migliore per farlo sarebbe cogliere il riscatto immediato oggi contro la Robur Siena che, da parte sua, si sta ancora leccando le ferite della sconfitta interna con la Lucchese.

Il tecnico di casa martedì ha detto, senza giri di parole e con molto realismo, peraltro dando spazio a diverse interpretazione, che per lui questa gara rappresenta una finale che capita in un momento non facile anche a livello pratico, cioè nella settimana in cui si debbono giocare tre partite in otto giorni, tre gare dall’alto indice di difficoltà per la Viterbese che domenica concluderà il trittico sul campo dell’Arezzo. ''Ma quella senese – ha inteso precisare Cornacchini – non è avversario da sottovalutare, tutt’altro. Di recente ho personalmente visto giocare il Siena e mi è sembrata una buona squadra, sicuramente non prima di ottime individualità che possono essere in grado di decidere la partita in ogni momento. In questo periodo forse anche loro hanno qualche problema, ma certo non possiamo pensare che per noi possa essere poco più di una formalità''. Insegue la vittoria, la Viterbese, senza fare altri calcoli.

''Non mi pare sia il momento di fare calcoli – dice il tecnico di Fano – proviamo a vincere, non ci sono dubbi e per riuscirci dovremo essere concreti, cattivi sotto porta, in grado di commettere quanti meno errori possibili, dal primo all’ultimo minuto. Sperando, confidando di aver recuperato la condizione fisica e mentale dopo la gara di quattro gironi fa. Ma questo è un discorso che riguarda tutti''.

Sugli schieramenti, poche le notizie certe, da una parte e dall’altra. Il Siena deve rinunciare a Vassallo, squalificato, e a Ghinassi, infortunato; mister Colella potrebbe essere propenso ad operare un po’ di turnover, mentre non sembra disposto a derogare dal suo 3-5-2. Sul fronte della Viterbese, le scelte sono limitate, permane qualche dubbio, minimo, sulla presenza di Dierna, figura tra i convocati Mununga, ma non Scardala, né Cruciani, né Cardore (malanno dell’ultimo momento) e mister Cornacchini, così come il suo collega, non cambia assetto e si affida al 4-3-3. Almeno in partenza.

 VITERBESE (4-3-3): Iannarilli; Celiento, Mallus, Dierna (Pacciardi), Pacciardi (Varutti); Marano, Cuffa, Cenciarelli; Neglia, Invernizzi, Diop. All. Cornacchini.

SIENA (3-5-2): Moschin; Romagnoli, Stankevicius, Bordi; D’Ambrosio, Castiglia, Guerri, Firenze, Iapichino; Marotta, Bunino. All. Colella.

ARBITRO: Giampaolo Mantelli di Brescia.

ASSISTENTI: Enrico Montanari e Graziano Vitaloni di Ancona.



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