ANNO 14 n° 118
Viterbese, si lavora a testa bassa
Mister Pagliari chiede di archiviare subito la sconfitta di Prato

VITERBO – Quell’osso duro che, secondo le parole di Dino Pagliari alla vigilia, la Viterbese avrebbe dovuto costituire per il Prato, al tirar delle somme si è rivelato un osso così tenero da essere quasi stritolato da un avversario che, per carità, ha meritato il successo, ma certo non si può dire sia diventato un gruppo di fenomeni. Eppure questa squadra toscana, rinnovata sul mercato di gennaio con otto nuovi arrivi (come la Viterbese) è stata capace di cogliere il secondo successo interno consecutivo dopo aver fatto fare gli straordinari ad Anthony Iannarilli, anche questa volta annoverato tra i migliori in campo, in assoluto il migliore dei suoi,che ha anche parato un calcio di rigore ed ha evitato in più di una occasione che il passivo diventasse esagerato.

Dice, su quel campo era difficile, impossibile giocare. E dice ancora, se quel tiro di Neglia quando il punteggio era ancora sullo 0 a 0 fosse andato dentro anziché finire sul palo, sarebbe probabilmente stata un’altra partita. Troppo facile cavarsela rifugiandosi nei“se” e nei “ma”. Il campo era impossibile, su questo non ci sono dubbi, ma era impossibile anche per i padroni di casa e nel momento in cui l’arbitro, accompagnato dai due capitani, prima dell’inizio della gara ha fatto il sopralluogo ed ha deciso che si poteva giocare, tutti avevano previsto che sarebbe stata una battaglia non da fioretto, un confronto dove a fare la differenza sarebbero state fisicità, agonismo, se volete anche cuore. E così è stato, purtroppo per la Viterbese che la fisicità l’aveva lasciata in panchina, l’agonismo negli spogliatoi, il cuore a casa, forse confidando che l’avrebbe potuta spuntare con la presunta superiorità tecnica.

Mister Pagliari, più frettolosamente e meno propenso di sempre a rispondere alle domande del cronista, ai microfoni di “Diretta Sport” ha cercato di liquidare la pratica in poche battute, sottolineando come a questo punto la cosa migliore da fare sia quella di archiviare subito la sconfitta e ricominciare, pensando all’impegno prossimo venturo, proseguendo nel lavoro iniziato e portato avanti fino a questo momento. Non drammatizzare, insomma, sembra la medicina migliore da somministrare in questo momento secondo il coach marchigiano. E’ vero che la battuta d’arresto, stante anche altri risultati della giornata, non compromette più di tanto la classifica gialloblu, ma è altrettanto vero che contro le ultime due della classifica, nel giro di quindici giorni, la Viterbese ha raccolto solo 1 punto sui 6 disponibili. Un bottino che non esalta nessuno e qualche risposta in più avrebbe fatto piacere al popolo gialloblu che legittimamente si aspettava qualcosa di più e che si interroga su certe scelte, di uomini ed anche di assetto tattico, che non l’hanno del tutto convinto.

La squadra torna oggi ad allenarsi dopo il lunedì di riposo. Si allenerà, dopo essersi ritrovata al Rocchi nel primo pomeriggio, sul campo della Scuola Sottufficiali dove dovrà iniziare a pensare alla seconda trasferta consecutiva, quella di domenica in terra lombarda, a Meda, in Brianza, sul campo del Renate. Un’avversaria, la squadra allenata da Luciano Foschi, che classifica e risultati alla mano, si annuncia molto più ostica del Prato.



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