ANNO 14 n° 118
''Squadra ricca di individualità e valori''
Camilli soddisfatto del risultato e della prestazione della Viterbese

 

di  Giulio Fede
 
VITERBO – Esordio positivo della Viterbese al cospetto dei propri sostenitori. Accorsi non tantissimi, ma in numero accettabile in quella che forse era l’ultima domenica utile per il mare, auspicando  che dalla prossima, quando in città si respirerà già il clima della festa di Santa Rosa e con l’inizio del campionato, sulle tribune del Rocchi possa esserci ben altro afflusso. E si può ben dire che gli assenti hanno avuto torto, vista la prestazione offerta dalla squadra, il successo conseguito ed il passaggio del turno di Coppa Italia conquistato.
 
Piero Camilli, puntualmente presente sugli spalti, ha lasciato lo stadio abbastanza soddisfatto. Ai microfoni di Diretta Sport ha brevemente espresso il proprio punto di vista definendo la squadra “ricca di individualità e di valori, sulla buona strada e con ampi margini di miglioramento per una stagione che può non essere avara di soddisfazioni”. Un giudizio ampiamente condivisibile al termine di novanta minuti in cui la Viterbese ha avuto agio di destare una buona impressione anche all’allenatore del Gubbio, Giuseppe Magi il quale nel dopo partita ha parlato, e non solo per giustificare la sconfitta, di una “Viterbese che comincia a raccogliere i frutti di un mercato importante e che a mio avviso sarà capace di far parlare di sé e potrà puntare alla zona alta della classifica nel campionato che sta per iniziare”.
 
Sereno e soddisfatto anche il Giovanni Cornacchini che si è presentato in sala stampa. Le vittorie aiutano sempre, ci mancherebbe altro, ma la disamina del tecnico gialloblu, uomo di poche ma precise parole, non uno di quelli che si parlano addosso, illustrano una certa fiducia se non ottimismo. Sulla partita, Cornacchini è lapidario: “Abbiamo interpretato bene la gara, cercando di mettere in atto tutto quello che avevamo preparato in questi giorni ed al tirar delle somme il risultato ci ha dato ragione. La squadra è cresciuta molto, il gruppo è di qualità e molto unito, risponde bene al lavoro, anche duro, cui è sottoposto e quando arrivano i risultati tutto diventa più facile”. Sui singoli, spende parole per gli ultimi due arrivati, naturalmente osservati speciali nella circostanza: il difensore Daniele Celiento, gettato nella mischia dall’inizio e autore di una buona prestazione, e l’attaccante Ferdinando Sforzini, messo in campo negli ultimi venticinque minuti ed autore del gol qualificazione. “Celiento – dice il mister – è elemento di qualità superiore, in grado di giocare in più ruoli difensivi, che potrà risultare utile per l’economia della nostra squadra. Sforzini è il giocatore che qualsiasi allenatore vorrebbe avere, capace di fare la differenza. Lo ha dato a vedere già nello spezzone di partita odierna, pur non essendo nelle migliori condizioni atletiche. Ma noi lo aspettiamo, anzi gli prepariamo un programma di lavoro personalizzato, in modo da averlo al top nel più breve tempo possibile”.
 
E’ lo stesso attaccante a confermare di non essere al massimo della condizione. “Sono un po’ indietro – ammette  Sforzini -  me ne sono reso conto giocando questo scampolo di partita, ma la cosa non mi preoccupa. Debbo lavorare e questo non è certo un problema per me, specie se lo faccio in un ambiente che già mi è familiare, con un gruppo che mi ha accolto ed accettato  benissimo. Il gol di oggi? Lo hanno confezionato i miei compagni, la palla mi è arrivata precisa, l’ho addomesticata ed ho dovuto solo metterla dentro. Sono contento, miglior debutto non poteva esserci per me nella prima partita interna della Viterbese e nella domenica in cui è arrivata la qualificazione in Coppa Italia”.
 
Coppa Italia che adesso si ferma, almeno  fino a quando non sarà completato il quadro delle squadre ammesse alla fase successiva, quella ad eliminazione diretta in gara unica. Incombe  il campionato e sarà tutt’altra musica. Per la Viterbese, domenica prossima all’Enrico Rocchi, subito una grande, la Cremonese, per un’altra prova del nove cui Giovanni Cornacchini pensa già da qualche settimana. “E da martedì il nostro pensiero sarà solo quello rivolto alla squadra  lombarda che verrà a Viterbo per fare risultato pieno. Glielo impone il suo blasone, il suo organico, la sua necessità di vincere questo campionato. Compito difficile, ma ce la metteremo tutta e d’altra parte sono contento di incontrare la Cremonese adesso piuttosto che tra due mesi, ad esempio: spero abbia qualche difficoltà che sicuramente avrà superato a stagione avviata”.

di  Giulio Fede

VITERBO – Esordio positivo della Viterbese al cospetto dei propri sostenitori. Accorsi non tantissimi, ma in numero accettabile in quella che forse era l’ultima domenica utile per il mare, auspicando  che dalla prossima, quando in città si respirerà già il clima della festa di Santa Rosa e con l’inizio del campionato, sulle tribune del Rocchi possa esserci ben altro afflusso. E si può ben dire che gli assenti hanno avuto torto, vista la prestazione offerta dalla squadra, il successo conseguito ed il passaggio del turno di Coppa Italia conquistato. 

Piero Camilli, puntualmente presente sugli spalti, ha lasciato lo stadio abbastanza soddisfatto. Ai microfoni di Diretta Sport ha brevemente espresso il proprio punto di vista definendo la squadra “ricca di individualità e di valori, sulla buona strada e con ampi margini di miglioramento per una stagione che può non essere avara di soddisfazioni”.

Un giudizio ampiamente condivisibile al termine di novanta minuti in cui la Viterbese ha avuto agio di destare una buona impressione anche all’allenatore del Gubbio, Giuseppe Magi il quale nel dopo partita ha parlato, e non solo per giustificare la sconfitta, di una “Viterbese che comincia a raccogliere i frutti di un mercato importante e che a mio avviso sarà capace di far parlare di sé e potrà puntare alla zona alta della classifica nel campionato che sta per iniziare”. 

Sereno e soddisfatto anche il Giovanni Cornacchini che si è presentato in sala stampa. Le vittorie aiutano sempre, ci mancherebbe altro, ma la disamina del tecnico gialloblu, uomo di poche ma precise parole, non uno di quelli che si parlano addosso, illustrano una certa fiducia se non ottimismo. Sulla partita, Cornacchini è lapidario: “Abbiamo interpretato bene la gara, cercando di mettere in atto tutto quello che avevamo preparato in questi giorni ed al tirar delle somme il risultato ci ha dato ragione. La squadra è cresciuta molto, il gruppo è di qualità e molto unito, risponde bene al lavoro, anche duro, cui è sottoposto e quando arrivano i risultati tutto diventa più facile”. Sui singoli, spende parole per gli ultimi due arrivati, naturalmente osservati speciali nella circostanza: il difensore Daniele Celiento, gettato nella mischia dall’inizio e autore di una buona prestazione, e l’attaccante Ferdinando Sforzini, messo in campo negli ultimi venticinque minuti ed autore del gol qualificazione. “Celiento – dice il mister – è elemento di qualità superiore, in grado di giocare in più ruoli difensivi, che potrà risultare utile per l’economia della nostra squadra. Sforzini è il giocatore che qualsiasi allenatore vorrebbe avere, capace di fare la differenza. Lo ha dato a vedere già nello spezzone di partita odierna, pur non essendo nelle migliori condizioni atletiche. Ma noi lo aspettiamo, anzi gli prepariamo un programma di lavoro personalizzato, in modo da averlo al top nel più breve tempo possibile”.

 E’ lo stesso attaccante a confermare di non essere al massimo della condizione. “Sono un po’ indietro – ammette  Sforzini -  me ne sono reso conto giocando questo scampolo di partita, ma la cosa non mi preoccupa. Debbo lavorare e questo non è certo un problema per me, specie se lo faccio in un ambiente che già mi è familiare, con un gruppo che mi ha accolto ed accettato  benissimo. Il gol di oggi? Lo hanno confezionato i miei compagni, la palla mi è arrivata precisa, l’ho addomesticata ed ho dovuto solo metterla dentro. Sono contento, miglior debutto non poteva esserci per me nella prima partita interna della Viterbese e nella domenica in cui è arrivata la qualificazione in Coppa Italia”. Coppa Italia che adesso si ferma, almeno  fino a quando non sarà completato il quadro delle squadre ammesse alla fase successiva, quella ad eliminazione diretta in gara unica. Incombe  il campionato e sarà tutt’altra musica.

Per la Viterbese, domenica prossima all’Enrico Rocchi, subito una grande, la Cremonese, per un’altra prova del nove cui Giovanni Cornacchini pensa già da qualche settimana. “E da martedì il nostro pensiero sarà solo quello rivolto alla squadra  lombarda che verrà a Viterbo per fare risultato pieno. Glielo impone il suo blasone, il suo organico, la sua necessità di vincere questo campionato. Compito difficile, ma ce la metteremo tutta e d’altra parte sono contento di incontrare la Cremonese adesso piuttosto che tra due mesi, ad esempio: spero abbia qualche difficoltà che sicuramente avrà superato a stagione avviata”.



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