ANNO 14 n° 117
Piero Camilli lascia la Viterbese
L'annuncio del patron gialloblu ai microfoni di ''Diretta Sport''

di Stefano Renzo

VITERBO - Piero Camilli deciso a lasciare la Viterbese. Lo ha annunciato ai microfoni di ''Diretta Sport'' nel dopo partita di ieri, cogliendo di sorpresa, ma non troppo, l’intervistatore e gli ascoltatori della trasmissione di Radio Verde.

Dopo aver espresso la soddisfazione per il successo conseguito sul Piacenza, ''Abbiamo giocato una buona partita – ha detto il patron gialloblu – contro un’avversaria che è riuscita anche a metterci in difficoltà ed alla fine il successo mi pare sia più che meritato'', dopo essersi compiaciuto per gli acquisti operati sul mercato di gennaio, ''Sono arrivati giocatori che possono farci fare il salto di qualità, il tempo per integrarsi completamente nella loro nuova realtà e credo che potremo toglierci qualche grossa soddisfazione'' e dopo aver rassicurato che nelle prossime ore, prima delle ore 23 di domani, quando chiuderà il mercato, arriveranno un difensore centrale, un attaccante (Sulayman Jallow, il classe '96 di nazionalità gambiana, dall’Ascoli) e, se ci sarà l’opportunità, anche un altro elemento, Camilli non ha escluso, anzi, la sua intenzione di abbandonare.

''Mi guardo intorno e mi rendo conto per l’ennesima volta che in questa città non c’è futuro per chi ha voglia di fare calcio ad un certo livello ed una certa maniera''. Ha espresso il suo disappunto per lo scarso numero di tifosi sugli spalti, ''Se non vengono – ha constatato con amarezza – non posso andare a prenderli a casa”, ha lamentato la carenza di un impianto per poter permettere alla squadra di allenarsi senza dover spostarsi quotidianamente. “E’ inconcepibile – ha detto il numero uno gialloblu – che i giocatori sia costretti a spostarsi ogni giorno, oggi su un campo, domani su un altro, per allenarsi. E’ inconcepibile e non qualificante; credetemi, la Viterbese è la squadra di tutta la Lega Pro messa peggio in quanto ad infrastrutture''.

E sempre in quanto ad impianti, Camilli non risparmia critiche e disappunto per lo stato di quello che era il manto erboso del terreno di gioco dell’Enrico Rocchi. ''Lo hanno fatto seccare – sostiene – la scorsa estate quando per un guasto all’impianto della condotta idrica, non è stato annaffiato per lungo tempo'' e la stoccata finale è nei confronti dell’amministrazione comunale che non ha ancora dota l’impianto sportivo del generatore di corrente necessario per poter permettere alla squadra di giocare partite in notturna, come avviene per tutto il calcio professionistico. ''Mancano i fondi – sembra rassegnato il numero uno gialloblu – e posso capire le difficoltà dell’Amministrazione comunale anche se mi rimane difficile comprendere come sia possibile che ciò avvenga in un comune come quello di Viterbo, che ha un bilancio importante per poter teoricamente far fronte a certe esigenze''.

La conclusione è amara e lascia intravvedere un futuro anche prossimo niente affatto scontato. “Quando già qualche mese fa, o se preferite qualche anno addietro, affermavo che a certe condizioni è impossibile, inutile e pericoloso fare calcio ad un certo livello, ero nel giusto. Cambiare le cose è una ipotesi impraticabile? Ed allora cambierà la Viterbese”. Per dire che Piero Camilli è pronto a farsi da parte, trovino chi lo sostituisce.



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