ANNO 14 n° 117
La Viterbese cerca continuità ad Olbia
I padroni di casa sono in ritiro per uscire dal brutto momento

di Stefano Renzo

VITERBO – Per l’Olbia è una vera e propria ultima spiaggia. Per la Viterbese l’occasione per riscattare l’inopinata sconfitta dell’andata, per dare continuità al successo di una settimana fa e, chissà, anche per migliorare la classifica. Olbia – Viterbese, stadio Nespoli, ore 14,30, ce ne è per tutti i gusti e per tutte le esigenze.

I padroni di casa sono sull’orlo di una crisi di nervi. Otto sconfitte ed un pareggio nelle ultime 9 gare giocate sono un primato difficilmente eguagliabile, una serie negativa che ha messo a dura prova la pazienza dei tifosi, la convinzione nei propri mezzi di squadra e tecnici, la bontà delle scelte della società anche sul mercato di gennaio.

Ad Olbia, dopo la cinquina incassata sabato scorso sul campo del Tuttocuoio, il clima si è fatto pesante, tanto da consigliare la dirigenza a mandare la squadra in ritiro, nell’hinterland di Roma, da domenica e per l’intera settimana. Un isolamento (di cui abbiamo recentemente sentito parlare anche dalle nostre parti) che, come ha affermato il presidente Alessandro Marino è stata “Una scelta doverosa e necessaria perché quanto successo deve indurre tutti a una profonda riflessione. Sono convinto però che non esistano scorciatoie e per questa ragione, perché si riesca a tornare in carreggiata tutti insieme, ho disposto che i giocatori e lo staff lavorino ventiquattro ore al giorno a stretto contatto come si fa nelle aziende quando si attraversano delle difficoltà”.

Ecco perché non appare esagerato affermare che per i bianchi isolani i novanta minuti di oggi rappresentano una inequivocabile ultima spiaggia, l’ultima possibilità utile per non dover dare ragion a coloro che, con la zona retrocessione ad un passo, già hanno parlato di scelte sbagliate e di stagione gettata al vento.

I problemi della Viterbese, se vogliamo parlare di problemi, sono di ben altra natura. Riguardano gli infortuni in serie, e la squalifica di Dierna, che hanno decimato la rosa a disposizione di Lillo Puccica al punto da (quasi) obbligargli le scelte, almeno in due reparti e mezzo su tre, visto che l’abbondanza è solo negli esterni d’attacco dove a contendersi due posti sono in cinque.

Malgrado tale situazione, il tecnico viterbese (che ha portato non sé 20 giocatori, compresi Cruciani e i due “Berretti” Chiani e D’Antonio) si mostra se non ottimista almeno fiducioso, evidentemente confidando sullo spirito che da due settimane sta cercando di instaurare nel suo gruppo dove più che piangersi addosso conviene affrontare nel modo migliore le problematiche che esistono e nessuno nasconde.

Sulle formazioni c’è veramente poco da dire. Dalla Sardegna, o da Roma, se preferite, giungono poche notizie sugli intendimenti di mister Tiribocchi che potrebbe confermare il suo 3-5-2 o magari potrebbe cambiare, oltre agli uomini, anche assetto. Sul fronte della Viterbese, Puccica non rinuncia al preferito 3-4-3, l’assenza di Dierna dovrebbe fargli accantonare l’ipotesi di portare a centrocampo Miceli (fino a gennaio era ad Olbia) per schierarlo al centro del terzetto difensivo, confermando per il resto l’undici del secondo tempo di una settimana fa (con Cardore al posto di Cuffa) fatte salve eventuali e possibili scelte diverse a quelle di sabato per gli esterni d’attacco.

OLBIA (3-5-2): Ricci; Pisano Dametto Iotti; Pinna, Feola, Piredda, Geroni, Cotali; Ragatzu, Kouko. All. Tiribocchi.

VITERBESE (3-4-3): Iannarilli; Celiento, Miceli, Pacciardi; Pandolfi, Doninelli, Cardore, Varutti; Falcone, Jallow, Neglia. All. Puccica.

ARBITRO: Fabio Natilla (Molfetta)

Assistenti: Vitantonio Lillo (Brindisi), Francesco Bruni (Brindisi).



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