ANNO 14 n° 117
Ianna, Cuffa e zio Sam: magnifico trio
Contro il Pontedera altro successo e secondo posto solitario in classifica

di Nicola Savino

VITERBO - Chi pensa che nel calcio, a tutti i livelli, vinca soprattutto chi segna molto, sbaglia. E di grosso pure. Vince invece chi prende pochi gol e sa difendersi bene. La Viterbese appartiene appunto alla categoria delle squadre che intanto pensano a chiudere a doppia mandata la propria porta e poi si dispongono in modo tale da sfruttare le caratteristiche degli attaccanti a disposizione: una boa centrale come Sforzini, due folletti larghi capaci di ripartire in velocità (Diop e soprattutto Neglia), centrocampisti che sappiano fare schermo e, alla bisogna, bravi ad inserirsi in zona gol. Per sommi capi, al di là degli schemi e dei numeri, la truppa gialloblu mastica calcio semplice, ma assolutamente produttivo: 18 punti (che significano secondo posto solitario in classifica) e una sola rete al passivo (record nei campionati professionistici italici). E ancora una difesa ermetica e un ragazzino di anni 35, di nome Cuffa che è come il vino: migliora con il passar del tempo. Questa sì che è musica. Il Pontedera fa quel che può: un solo giocatore esperto Vettori (34 anni) e poi i più 'vecchi' (Santini in campo e Videtta in panchina) ne hanno appena 24. Indiani spara un 3-4-3 spregiudicatissimo in cui tutti corrono come lepri assatanate, ma un po' di equilibrio in più non guasterebbe affatto.

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