ANNO 14 n° 117
Bomber Polidori cuore viterbese: ''Ho vinto con la maglia della mia cittą''
Nel post partita si presenta anche Rigoli: ''Non abbiamo mai mollato''

di Francesca Cuccuini 

VITERBO - Dopo la serata magica, la gioia, si sposta dal campo alla sala stampa del Rocchi. Il primo a prendere parola, stringendo la coppa tra le braccia, è il difensore Michele Rinaldi visibilmente emozionato.

''Gli ultimi minuti sono stati pericolosi: siamo una squadra che non ha mai mollato sin dall’inizio del campionato. - ha esordito il giocatore - Abbiamo superato turni difficili con squadre blasonate che non ci hanno regalato niente. E questo è il giusto epilogo di una squadra che non ha sempre combattuto. Adesso abbiamo tre giorni di riposo per ritrovarci domenica pomeriggio: la condizione non è cambiata dalle ultime partite. Bisogna ringraziare il mister e i giocatori della berretti che ci hanno dato una grande mano negli ultimi due turni’’ Gli ultimi minuti siamo andati avanti per inerzia e si vedeva era normale. Giocare in uno stadio così pieno è un’altra carica. Sapevamo cosa aspettarci e sapevamo di non poterli deludere. Tutti insieme ci siamo arrivati a questo traguardo. E’ giusto ricordare anche mister Calabro che ci ha messo del suo. Chiunque incontreremo sarà necessario lavorare su aspetti fisici e tattici’’.

Dopo di lui, la parola, ad Alessandro Polidori, viterbese anche di origini: ''Per me è tutto particolare con la maglia della mia città. Per come è avvenuta, poi, ancora meglio: è giusto che ci prendiamo i meriti perché abbiamo vinto contro una grande squadra. Per me è particolare esultare con questa maglia quindi ci tengo a ringraziare tutti. Noi avevamo preparato la partita con attenzione: sapevamo di non poter sbagliare nulla. Le partite si vincono così: ci bastava l’uno a zero ed è andata così. Non posso che essere contento. Finalmente abbiamo 10 giorni per preparare una partita: non ci sembra vero. Abbiamo dimostrato di avere le palle. E mi stupisco continuamente di ciò che raccogliamo giorno per giorno. Con le famiglie non ci siamo mai, non sapete cosa passiamo: con le famiglie non ci siamo mai''.

Fondamentale, in mezzo al campo, Simone Palermo che ha stretto i denti per scendere in campo: ''Non pensavo neanche di poterla giocare per lo stiramento, ma non potevo mancare. Ringrazio coloro che hanno lavorato per farmi scendere in campo. Oggi alziamo la coppa e da domani pensiamo ai play off. La partita più è difficile e più mi attira per questo non volevo mancare: dedico la vittoria a mia madre, mio padre e il mio amico Roberto che è venuto a mancare. Questa è una squadra che costa meno del Monza, ma con il cuore può arrivare ovunque''.

Unico deluso, in conferenza stampa, è l'allenatore del Monza Cristian Brocchi:''E’ stata una partita combattuta da entrambe le squadre. E’ stata una mazzata forte soprattutto perderla a così poco dalla fine. Ma da domenica testa ai play off e dobbiamo ricominciare da dove avevamo lasciato il campionato''.

Il contrario di Pino Rigoli che si è presentato all'ambiente: ''Devo dire che oggi in campo è come fossimo stati in 25 perché abbiamo collaborato tutti. Ora i ragazzi si godranno qualche giorno la famiglia per poi concentrarci sui play off. La dobbiamo vivere come una favola. E’ vero che il goal è arrivato all’ultimo minuto, ma lo abbiamo cercato senza mai mollare. Sono convinto che non ci risparmieremo per dare il nostro meglio. Il primo giorno ho spiegato ai ragazzi che non ero venuto solo per una partita: non ho firmato perché avevo bisogno di un contratto. Ho trovato uno staff di grande professionalità e qualità. Si sono messi tutti a disposizione e devo solo ringraziare. Io ho lasciato il modulo perché non volevo togliere delle certezze. Abbiamo caratteristiche che si sposano alla difesa a 3. Ovviamente i meriti li ha anche chi mi ha preceduto che ha portato la squadra fino a qua. I ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario e con me si sono comportati da uomini''.



Facebook Twitter Rss