ANNO 14 n° 118
Papa Francesco, il piemontese d'Argentina asceso al soglio di Pietro
14/03/2013 - 04:01

VITERBO - Nato il 17 dicembre 1936 a Buenos Aires da una famiglia di origine piemontese, emigrata in Argentina dalla località Bricco Marmorito di Portacomaro Stazione, frazione di Asti, Papa Francesco è figlio di Mario, funzionario delle ferrovie, e di Regina Sivori, casalinga.

Da ragazzo studia dapprima come perito chimico, lavorando per qualche anno e avendo anche una fidanzata. Entra poi in seminario, quindi nel 1958 diventa novizio nella Compagnia di Gesù, passando un periodo in Cile e tornando a Buenos Aires per laurearsi in filosofia.

Poi insegna nei collegi di Santa Fe e Buenos Aires, diventando sacerdote il 13 dicembre 1969. Nominato provinciale dell'Argentina, quindi rettore della facoltà di Teologia a San Miguel, completa il dottorato in Germania, rientrando  in patria alcuni anni dopo, a Cordoba, direttore spirituale della locale chiesa dei Gesuiti. E' vescovo dal maggio 1992, come ausiliare di Buenos Aires, quindi arcivescovo coadiutore dal 3 giugno 1997 e, alla morte del cardinale Antonio Quarracino, gli subentra come arcivescovo il 28 febbraio 1998, diventando primate d'Argentina.

Giovanni Paolo II lo crea cardinale il 21 febbraio 2001 e, subito dopo, viene eletto a capo della Conerenza Episcopale Argentina, carica ricoperta dal 2005 al 2011. E' stato considerato uno dei candidati più in vista per l'elezione nel Conclave del 2005, anche se tradizionalmente aveva sempre rifiutato incarichi nella Curia Romana. In quel Conclave aveva dalla sua parte lo schieramento compatto dei vescovi latino-americani, e lo stesso Ratzinger si sarebbe espresso in suo favore. Contrarietà nei suoi confronti, invece, venne dall'allora segretario di Stato Angelo Sodano, ora decano del Sacro Collegio.

In un'intervista diventata un libro di successo in Argentina, l'allora cardinale Bergoglio confidò di essere un appassionato di calcio, tifoso della squadra del San Lorenzo, e di tango. 

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