ANNO 14 n° 120
Operazione Drum, i giudici del Riesame: ''Arresti immotivati''
06/07/2013 - 00:00

VITERBO – Le sorelle Simona e Santina Cherubini e la ex cognata Luisa Fratini si lasciano le sbarre della casa circondariale di Civitavecchia alle spalle. E, nei prossimi giorni, anche gli altri cinquantotto indagati del fascicolo “Drum” potrebbero fare lo stesso.

Ieri sera, infatti, il tribunale del Riesame ha annullato in todo l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei loro confronti dal dal giudice per le indagini preliminari Salvatore Fanti, su richiesta del Pm Renzo Petroselli, titolare dell'inchiesta. 

A rivelarlo, nella tarda serata di ieri, è stato l'avvocato Marco Russo, legale delle tre donne componenti della famiglia considerata ai vertici di una vasta organizzazione dedita allo spaccio di droga.

Insieme a loro, all’alba del 25 giugno, le manette erano scattate per altre cinquantotto persone. Tra queste anche gli ultimi due membri della nucleo familiare: Giuseppe Cherubini (ai domiciliari per motivi di salute) e il figlio Oliviero. Tutti, adesso, potrebbero potenzialmente tornare in libertà.

L'udienza di Riesame che si è celebrata ieri mattina riguardava soltanto le Cherubini e la madre perché il loro legale, finora, è stato l'unico a depositare il ricorso.

Adesso, però, il quadro è ribaltato e potrebbe accadere quanto già successo nell'autunno scorso con l'inchiesta ''Genio e sregolatezza'', quella sugli appalti truccati.

In quel caso i giudici romani annullarono l'ordinanza per ''un vizio di forma'', parlando di ''provvedimento copia e incolla''. Stavolta invece l'ordinanza peccherebbe di ''patologie di massima'' e di ''carenza assoluta di motivazione''.





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