CIVITA CASTELLANA – Il Politecnico di Torino avrebbe comunicato informalmente che nel feldspato, utilizzato negli impasti per la produzione di sanitari nel distretto industriale di Civita Castellana, risultano presenti tracce di tremolite di amianto. I dati ufficiali dovrebbero arrivare nelle prossime ore, al massimo entro domattina.
I risultati della controprova della contaminazione verificata dal Servizio d’Igiene industriale della Asl di Viterbo e assegnata al Politecnico di Torino saranno resi quindi noti a breve. Alcune aziende, inoltre, hanno incaricato anche due laboratori internazionali, uno a Parigi e l’altro a Francoforte, di analizzare il minerale. Questi risultati dovrebbero arrivare in settimana.
Il feldspato usato a Civita Castellana è estratto in Sardegna e viene stoccato in un deposito di Gallese Scalo, di proprietà della Minerali Industriali di Novara. L’impianto è stato posto sotto sequestro dalla Procura della Repubblica di Viterbo. Il fornitore, stando a quanto si è appreso, avrebbe però già nei giorni scorsi garantito alle ditte del distretto forniture di feldspato estratte in altre località e quindi sicuramente privo di contaminazioni. Una soluzione rapida per evitare di bloccare la produzione.
A questo punto si pone anche il problema dello smaltimento del feldspato sardo stoccato in quantità notevoli e sotto sequestro a Gallese, problema a cui dovrà essere trovata una soluzione nei prossimi giorni. Nessun rischio per i consumatori finali. Il procedimento di cottura dei manufatti avviene a circa 1200 gradi rendendo di fatto non pericoloso il prodotto ceramico. Per tale ragione la vicenda in nessun caso può mettere in discussione l’eccellenza del Distretto Manifatturiero di Civita Castellana.