ANNO 14 n° 120
Gianfranco Fiorita
davanti al gip
Il dentista accusato di minacce,
lesioni e sequestro di persona
15/06/2016 - 02:01

VITERBO - Comparirà questa mattina davanti al giudice per le indagini preliminari Francesco Rigato il dentista Gianfranco Fiorita, ancora una volta sotto i riflettori della scena giudiziaria viterbese. 

L'ex latitante, tuttora sotto processo per truffa aggravata, si dovrà difendere dalle accuse di minacce, lesioni aggravate e sequestro di persona nei confronti di A.V., la compagna 34enne sudamericana che, il 21 maggio scorso, era finita all'ospedale con importanti ferite sul collo e sul petto dopo un litigio finito a coltellate. In quell'occasione, insieme a lei, che è rimasta ricoverata in ospedale per venti giorni, anche il dentista, praticamente illeso. O quasi.

Secondo la ricostruzione della donna durante la furiosa lite esplosa tra i due, il dentista l'avrebbe ripetutamente picchiata, ferita con una lama e, infine, rinchiusa in uno stanzino per ore. Fino a quando, dopo essersi liberata, ha chiesto aiuto a una vicina di casa che ha subito avvertito la polizia e il personale sanitario del 118.

Ben diversa la versione fornita agli inquirenti da Fiorita: nessuna aggressione, solo un gesto che ha dell'eroico. Quella sera, infatti, non solo il dentista non l'avrebbe picchiata, ma l'avrebbe salvata da morte certa. Secondo quanto riferito la compagna avrebbe tentato di gettarsi dal quarto piano della loro abitazione. Un gesto estremo evitato solo grazie alla prontezza dell'uomo che, involontariamente, durante il salvataggio, l'ha ferita.

Una versione, questa del dentista, che, però, non convince né il pm Chiara Capezzuto, né il gip Rigato e da qui la richiesta e il provvedimento d'allontanamento dopo l'informativa in procura della squadra mobile che ha condotto le indagini. Fiorita, che è assistito dall'avvocato Roberto Alabiso, ora dovrà tenersi, fino a decisione contraria o alla revoca della restrizione, a debita distanza dalla donna. Ma non dai suoi due bambini, non citati nell'istanza e che, dunque, potranno continuare a vedere il padre.





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