ANNO 14 n° 120
Candidatura Viterbo, pronto il dossier
I rappresentanti delle associazioni si sono riuniti nella Casa delle Arti
12/09/2015 - 00:01

di Roberto Pomi

VITERBO – Capitale europea del volontariato, la città dei papi è pronta a presentare la candidatura. Tutto dovrà essere consegnato entro il 21 settembre e bisognerà attendere il 5 dicembre per conoscere il nome del vincitore. Mercoledì pomeriggio il mondo della consulta del volontariato del capoluogo della Tuscia si è riunito alla Casa delle Arti del Pilastro.

In tantissimi hanno risposto all’appello. Presenti anche diversi amministratori di Palazzo dei Priori, in primis il sindaco Leonardo Michelini. Con gli assessori ai Servizi Sociali Alessandra Troncarelli e alla Cultura Antonio Delli Iaconi e i consiglieri Daniela Bizzarri, Paolo Moricoli e Paolo Simoni. Ad aprire i lavori, organizzati per tavoli tematici, il discorso del primo cittadino, che ha sottolineato l’importanza strategica di quanto quotidianamente fanno sul territorio le varie realtà associative. Li ha anche spronati ad abbracciare una grande sfida: “Essere sempre più presenti nelle periferie, luoghi sempre più popolosi e vitali della città”.

A organizzare i tavoli e il lavoro per la preparazione del dossier di candidatura il presidente della consulta del volontariato Marco Ciorba, oggi anche presidente del consiglio comunale. E’ lo stesso Ciorba a dichiararsi soddisfatto per il lavoro che si sta facendo e annuncia che a breve ci saranno delle importanti sorprese, anche se non le svela per scaramanzia.

Il cammino per la preparazione della candidatura è iniziato lo scorso dicembre, in occasione della grande festa natalizia del volontariato in piazza Fontana Grande.

La candidatura a capitale europea del volontariato è una mossa ardita. ''La piccola Viterbo si mette in gioco con le grandi città di tutta Europa. Il titolo è andato nelle passate edizioni a realtà come Madrid e Lisbona – ha commentato il delegato al volontariato -. Però siamo una città dove si è lavorato bene da tanti anni, almeno dal 1990”.

Non ci sono in palio soldi ma la possibilità di ricevere un titolo capace di certificare la qualità del volontariato viterbese e quindi facilitare l’accesso delle associazioni locali agli importanti finanziamenti europei. Una mossa quindi che guarda in prospettiva, e che può vantarsi già di essere un modello di partecipazione e coinvolgimento della città.

Le realtà in gara saranno valutate in base al rispetto delle raccomandazioni contenute dell’Agenda Politica per il Volontariato in Europa. Il concorso è promosso dal Centro europeo del volontariato.





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