VITERBO - Domenico Merlani sarà il nuovo presidente della Camera di Commercio, questo ormai è dato per certo negli ambienti interessati. Dovrà attendere la terza votazione per vincere la sfida contro Mauro Barlozzini, in quanto nelle prime due è necessaria una maggioranza qualificata del 75%. Numeri che il presidente di Unindustria non ha in tasca.

Martedì 7 ottobre è in programma la prima votazione, nell’arco delle 48 ore successive si terrà la seconda, mentre la terza arriverà o venerdì 10 o lunedì 13. Stando a indiscrezioni Merlani ha ottenuto il votio cui ha dato la caccia negli ultimi mesi, per arrivare a quota 15, cioè la maggioranza relativa (i votanti sono complessivamente 28). Per riuscirci ha portato fuori dalla neutralità il rappresentante degli ordini professionali.

Una volta diventato presidente però la partita per Merlani rischia di essere tutta in salita con le votazioni per la composizione della giunta. Qui ''Patto per la Tuscia'', la cordata che lo sostiene, rischia dover fare i conti con altre logiche: ogni associazione di categoria potrebbe essere infatti indotta in tentazione per ottenere la propria rappresentanza.

Uno scenario ritenuto molto credibile tratteggia una giunta quattro contro quattro, essendo otto il numero dei componenti. Quattro per le associazioni che stanno con Barlozzini (Ascom, Confesercenti, Confartigianato e Federlazio) e quattro per quelle che stanno con Merlani (Unindustria, Cna, Cooperative, sigle dell’Agricoltura, sindacati).

Se si andasse a verificare una simile situazione, per il nuovo presidente non sarebbero giorni facili. La Camera di Commercio infatti sta per andare incontro a una fase piuttosto delicata, determinata dai tagli imposti dal governo. Tagli che richiederanno scelte difficili, rese ancora più complicate da un governo dell’ente che rischia di essere debole.