ANNO 14 n° 120
Botulino, ''Ragazzi ancora sedati, ma in grado di ascoltare le parole dei cari''
06/07/2017 - 07:24

di Irene Minella

VITERBO – ''Non possono parlare, ma riescono ad ascoltare le parole dei propri cari''. Sottoposti a tracheostomia e ancora tenuti in coma farmacologico, R.D.P., il 26enne di Viterbo e il coinquilino F.L., 21enne di Bortugno nel Leccese continuano la loro battaglia contro la grave intossicazione alimentare da botulino che dallo scorso 18 giugno li costringe in un letto del reparto di rianimazione all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia.

''Sono sempre stazionarie le condizioni dei due giovani studenti soccorsi dopo una grave forma di intossicazione da botulino – fanno sapere dall’azienda ospedaliera perugino -. I sanitari del Santa Maria della Misericordia sono in costante contatto per un utile confronto sulle procedure terapeutiche con i colleghi del centro antiveleni dell’ospedale di Pavia, cui vengono comunicati i dati del monitoraggio dei parametri vitali''.

''Anche se sedati, i pazienti ricevono al loro letto la visita dei familiari e, pur non potendo parlare, sono in grado di ascoltare i loro incoraggiamenti - fa sapere la dottoressa Rita Belfiori, nuova responsabile della rianimazione del nosocomio perugino-. Pur comprendendo pienamente le esigenze dei mass media, che seguono costantemente l’evolversi di una vicenda che ha scosso l’opinione pubblica, si chiede che il diritto di cronaca sia utilizzato per informare senza clamore, soprattutto nel rispetto dei sentimenti delle famiglie dei pazienti''.

Lo studente 26enne viterbese e il suo coinquilino 21enne si erano recati presso il pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della Misericordia nella giornata del 18 giugno accusando febbre, vomito e fortissimi dolori addominali. I medici si sono immediatamente occupati di loro diagnosticando una grave intossicazione alimentare da botulino. Sembra che i due ragazzi infatti la sera prima avessero cenato con delle conserve casalinghe di cibo, sottovuoto o in barattoli, spedite nella loro abitazione a Monteluce dalla famiglia di uno dei due.

Accanto a loro, in attesa di un miglioramento, le famiglie dei due ragazzi giunte a Perugia da Viterbo e Bortugno subito dopo aver appreso la notizia del ricovero. ''Intanto, da alcuni giorni i due pazienti sono stati sottoposti ad intervento di tracheostomia per favorire la respirazione – continua la nota dell’Asl -. Il personale medico informa inoltre che saranno necessari tempi medio-lunghi di degenza per la gravità del caso, accertata fin dall’arrivo in ospedale''.





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