ANNO 14 n° 119
A Viterbo l’epicentro dell'organizzazione
Tre commercianti arrestati: attraverso l’attività di Compro Oro acquistavano
argento e oro rubati nelle case che poi venivano ripuliti e rimessi sul mercato
In un anno riciclate 4 tonnellate di preziosi per un giro d'affari di oltre 4 milioni
24/03/2015 - 13:16

di Flavia Ludovisi

VITERBO – Eseguite 15 ordinanze di custodia cautelare, di cui 8 in carcere, 4 ai domiciliari e 3 ancora in fuga, sequestrato un totale di oltre 700 chili di argento e diversi chili di oro e 200 carabinieri impegnati nel blitz di questa mattina all’alba. Questi sono i numeri dell’operazione ''Silver & Gold'' che ha smantellato un vero e proprio sodalizio criminale dedito, attraverso la copertura di attività di Compro Oro e di antiquariato, a ricettazione e riciclaggio di argento e oro provento di furti in abitazione. Un’associazione a delinquere che, nel giro di un anno, secondo una prima stima, avrebbe fatto girare una quantità pari a oltre quattro tonnellate di argento per un giro di affari di più di quattro milioni di euro e che aveva a Viterbo il suo epicentro.

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LE INDAGINI - Sono scattate a gennaio 2014. ''Tutto è partito da un’informativa che ha generato una complessa attività di indagine che nel giro di questi mesi ha permesso di svelare una filiera che dai furti in appartamento arrivava alla ricettazione e al riciclaggio di preziosi – ha spiegato in conferenza stampa il comandante provinciale dei carabinieri Mauro Conte. In passato sono già finite in manette sei persone e sequestrati circa 400 chili di preziosi''. L’organizzazione criminale smantellata oggi aveva il suo epicentro proprio a Viterbo. ''Nel capoluogo – ha aggiunto il colonnello - il sodalizio aveva catalizzato la sua centrale operativa per la riemissione dei materiali preziosi sul mercato attraverso la complicità dei gestori di un Compro Oro della città che riuscivano ad acquistare gli oggetti rubati, ripulirli e rimetterli sul mercato. Venivano inviati a una società fittizia di Terni che provvedeva a emettere fatturazione per trasferire tutto il materiale a una fonderia di Arezzo dove l’argento veniva ripulito e trasformato in lingotti''. Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Fabrizio Tucci e le esecuzioni delle ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal gip Franca Marinelli.

IL BLITZ - Nel blitz di stamani, che ha impegnato oltre 200 carabinieri del comando di Viterbo, Roma, Arezzo, Terni e Caserta, affiancati dal personale Tutela Patrimonio Culturale e del Raggruppamento Aeromobili, sono state eseguite 24 perquisizioni e arrestate 15 persone di cui tre viterbesi. Tutti e tre commercianti con licenza di Compro Oro che avevano contatti con la Capitale. Dei 15, 8 sono in carcere tra cui una donna rom che nel blitz era solo stata perquisita ma è risultata poi destinataria di un ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Trieste, 4 ai domiciliari mentre 3, che si sono resi irreperibili, sono ancora in fuga. ''Variegata la natura degli arrestati di oggi – ha continuato il colonnello Conte – da topi d’appartamento a personaggi conosciuti nel mondo dell’antiquariato di Roma, principalmente italiani ma in stretti rapporti con cittadini stranieri, specie di nazionalità asiatica e rom''. 

IL MATERIALE SEQUESTRATO - Il materiale sequestrato oggi ammonta a 175 chili di argento e qualche chilo di oro. Materiale che, sommato a quello precedentemente sequestrato dai militari, arriva a un totale di oltre 700 chili di argento e diversi chili di oro, pezzi sottratti in decine e decine di furti messi a segno soprattutto nella Capitale ma probabilmente anche nella Tuscia e in diverse zone del Paese. Vasi, servizi di posate, monete antiche, orologi Rolex e brillanti, reperti archeologici e un’acquasantiera di grande valore storico e artistico. A Roma i militari hanno sequestrato anche circa mille quadri che sono tuttora al vaglio degli investigatori per stabilirne la provenienza. Tutto il materiale sequestrato verrà presto catalogato e inserito sul portale istituzionale dell’Arma (www.carabinieri.it) nella sezione oggetti rinvenuti o posti sotto sequestro in modo che le vittime dei furti possano riconoscere gli oggetti trafugati dai loro appartamenti.





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